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24. 04. 2024 22:02

Bosch Bread, Longoni: «Fare il pane è creatività»

Con questo spirito nasce la collaborazione fra Bosch e Davide Longoni, a sostegno di Pane Quotidiano

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Premio Gambero Rosso “Padre della Panificazione Moderna”, Premio “Maestro d’arte e Mestiere” della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e ALMA, sei negozi di prossimità a Milano di cui uno, chiamato Contrada Govinda e ospitato nella quattrocentesca Casa dei Grifi di via Valpetrosa, è diventato panificio con locanda contadina. Proprio qui – dove, oltre ad acquistare il pane, si può assaggiare una sorprendente cucina vegetariana che segue i dettami della filosofia Hare Krishna – ha visto la luce un progetto benefico, realizzato in collaborazione con Bosch Italia e dedicato alla onlus milanese Pane Quotidiano, di cui i panifici Davide Longoni sono già “fornitori”: ogni giorno, a chiusura dei negozi, ogni eccedenza viene donata all’associazione, ma per tutto il mese di dicembre per ogni pagnotta Bosch Bread venduta, Bosch dona il doppio del suo prezzo a Pane Quotidiano.

Longoni, come nasce l’idea?
«Io sono figlio e nipote di panificatori, ho memoria di come si produce il pane, motore dell’umanità e dei cambiamenti della società. E il mestiere segue queste evoluzioni. Ho visto il pane del dopoguerra, quello di mio papà anni ‘80 e quello del 2000 che incontra la consapevolezza dei consumatori, con il giusto valore alla pasta madre e alle materie prime. Io volevo fare solo il pane e mi son trovato a fare l’imprenditore con sei negozi, perché Milano ti porta a questo. E la cosa straordinaria della città è che rende possibili connessioni all’apparenza lontanissime».

Che tipo di pane è il Bosch Bread?
«Un pane di campagna a chilometro zero, perché la pagnotta va vista come un collettore tra campagna e città. Milano è città agricola, la più grande in Europa, ha un cortile di migliaia di ettari a sud: è un po’ il suo “lato B”. A Chiaravalle coltiviamo dei campi abbandonati che ci ha dato in concessione il Comune, visitabili da tutti con la ciclabile: 12 ettari di grano, segale e farro, che rendono 300 quintali all’anno, equivalenti al 20% del mio fabbisogno. Il Bosch Bread è prodotto con grano tenero piemontese di Mulino Sobrino e con il 30% di segale di Chiaravalle».

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Il pane sta riguadagnando una valenza simbolica forte. Come mai?
«Fare il pane è un atto creativo: hai pochi ingredienti, ma l’intervento umano è determinante e ti permette di creare il tuo progetto di forno, di panificio, di impresa. Per questo tanti giovani stanno trovando nella panificazione un bell’ambito di sfida».

E Contrada Govinda?
«Noi siamo inquilini nella sede storica degli Hare Krishna e loro hanno inserito nel contratto di affitto delle “norme di rispetto”, perché questo è ancora il loro tempio. Qui, al piano di sotto, hanno le loro divinità ed è giusto avere regole di convivenza che anche la nostra proposta gastronomica deve seguire: no carne, no vino, no alcool, no uova, no aglio né cipolla, perché disturbano la meditazione».

Come l’hanno presa i milanesi?
«Abbiamo aperto da un mese e mezzo, ma il milanese è predisposto e curioso. Qui anche le novità “fuori dagli schemi” sono molto apprezzate. E poi la cucina è godereccia, non piatta, se non lo dici non te ne accorgi che mancano tutti quegli ingredienti».

Per ogni acquisto, un doppio ricavato per l’associazione

A Natale Bosch Italia sostiene Pane Quotidiano Onlus grazie alla creazione di Bosch Bread by Davide Longoni, con la collaborazione speciale di Fornasetti per la realizzazione della shopper. Per ogni Bosch Bread acquistato, Bosch raddoppierà il ricavato dell’iniziativa devolvendolo a Pane Quotidiano. La multinazionale tedesca, leader globale di tecnologie e servizi, fa oggi capo ad una fondazione di pubblica utilità e da sempre ha come propria mission lo sviluppo di iniziative volte a migliorare la vita delle persone. Nel progetto di quest’anno il filo conduttore è il “pane” che, nella sua semplicità, racchiude valori simbolici antichi di condivisione, tradizione, artigianalità e allo stesso tempo moderni di ricerca, innovazione e ritrovata socialità.

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