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29. 04. 2024 06:35

Punti di vista del liceo Volta, la studentessa Beatrice: «Con il nostro podcast, le parole per dirlo»

Gli studenti protagonisti di un progetto sulla disabilità con CBM Italia

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Punti di vista è un podcast di CBM Italia, organizzazione umanitaria che si occupa di cecità e delle persone con disabilità, fatto da ragazzi e ragazze del liceo Volta di Milano. Il podcast è composto da 3 puntate durante le quali gli studenti dialogano e intervistano ospiti sottolineando l’importanza di un linguaggio inclusivo e dell’accessibilità per sensibilizzare le persone sul tema disabilità. Beatrice Sodo è una delle studentesse che ha partecipato al progetto.

Beatrice Sodo racconta Punti di vista: «Il linguaggio si evolve con il tempo e se smettere di usare certi termini può aiutare a creare inclusione, ben venga»

Come mai hai voluto partecipare a questo progetto?
«Ho assistito a una conferenza in aula magna sui progetti di CBM che erano già stati proposti l’anno precedente nella nostra scuola e che rientrano nei PCTO, e mi sono subito interessata al tema. Certo non sapevo ancora che avrei fatto un podcast!»

Eri già entrata in contatto con il mondo della disabilità precedentemente?
«No, non avevo avuto modo in precedenza di stare a diretto contatto con persone con disabilità e devo dire che ne sapevo poco, poiché nonostante nella nostra scuola si parli dei temi dell’inclusività, non ci eravamo mai occupati di disabilità».

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Il podcast a cui hai partecipato si chiama “Non si può dire niente”. A cosa è riferito questo titolo?
«A tutte quelle persone che quando gli spieghi che è più corretto usare una parola piuttosto che un’altra ti rispondono in questo modo. Il linguaggio si evolve con il tempo e se smettere di usare certi termini può aiutare a creare inclusione, ben venga».

Ad esempio quali termini?
«Alle persone con disabilità con cui abbiamo parlato non fa piacere quando gli si dice che soffrono della malattia, ma in realtà loro ci convivono. Inoltre la persone con disabilità spesso viene apostrofata come poverino e guardato con una sorta di pietas da parte di noi normodotati».

Il podcast è già disponibile sulle principali piattaforme di ascolto in streaming. Hai già ricevuto commenti?
«Ho ricevuto molti complimenti e la maggior parte delle persone sono rimaste colpite dal fatto che certi comportamenti o parole che si danno per scontate a volte possono ferire senza che noi ce ne accorgiamo».

Pensi che Milano sia una città inclusiva per le persone con disabilità?
«Ci sono molte associazioni che si occupano di questi temi e realtà come il Sanga Baskin per far praticare attività sportiva alle persone con disabilità, ma spesso mancano le infrastrutture per potersi muovere liberamente. Ad esempio una persona che conosco che ha problemi motori, è stata costretta a prendere l’autobus per raggiungere la scuola perché alcune fermate della metropolitana sono sprovviste di ascensori».

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