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18. 04. 2024 06:42

Il Tortuga, la natura, l’aperitivo: gli studenti di Milano raccontano la città

I tre elaborati degli studenti della 4ª C del Liceo Scientifico Statale “Donatelli-Pascal”

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Ultimo atto della collaborazione con la 4ª C del Liceo Scientifico Statale “Donatelli-Pascal” di viale Campania: sotto il logo dell’Eco dello Studente, abbiamo raccolto gli elaborati finali di tre gruppi di lavoro. L’obiettivo? Far emergere il loro occhio sulla città fra parchi, movida e… amori impossibili.

Un amore fantasma

Racconto di un’imprevedibile serata al Tortuga

Francesco Santoro

Suona il cellulare, rivedo la luce dopo due ore di riposino e a stento riesco a prendere il telefono. Al telefono, Tony mi distrugge i timpani cercando di ricordarmi che stasera abbiamo una festa di compleanno e siamo già in ritardo. Mi vesto velocemente e ripenso all’inutilità di questa serata: odio passare il sabato sera con centinaia di sconosciuti e in particolare detesto le feste di compleanno.

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Dimenticavo, il mio nome è Andrea: sono un normalissimo diciottenne di Milano, ho pochi amici ma buoni e odio festeggiare. Ritornando a noi, io e il mio amico Tony siamo in ritardo e, presa le mia bicicletta denominata “Mela nera” per lo stemma della Apple attaccato sopra, ci dirigiamo al Tortuga in Porta Romana.

tortugaIl Tortuga è una classica birreria artigianale, con tavoli in legno e grandi calici con ricami dorati, l’unica cosa speciale di questo locale è il fatto che io e miei amici lo abbiamo scelto come una sorta di base per i nostri sabato sera. L’idea era quella di un posto tipo “Central perk” o “Meclaren’s” come in Friends e How I met your mother. Arriviamo alla birreria, riusciamo miracolosamente a trovare due posti e incominciamo a sorseggiare una bionda.

La sera procede come previsto, io che me ne sto in disparte e il mio amico Tony sparito chissà dove: l’unica conversazione penso di averla avuta con il mio riflesso all’interno del calice della seconda birra. Ad un certo punto, stanco di vedere il fondo del bicchiere e un po’ brillo, alzo la mano per chiamare un cameriere, in quel momento succede qualcosa di straordinario.

Al posto del solito cameriere compare una ragazza mai vista prima: capelli biondi, sorriso smagliante, occhi di un azzurro terso in cui potrei perdermi. Mi sembra di essere in uno di quei film dove il protagonista trova l’amore della sua vita, riesce a conquistarlo e insieme vivono per sempre felici e contenti. Cerco di proferire parola, ma riesco solo a balbettare qualcosa di incomprensibile. Lei prima mi guarda un po’ stranita e poi mi sussurra: «Sei sicuro che un’altra birra possa colmare il tuo vuoto interiore?».

Mi sorride, mi afferra il braccio e indicando la mia bicicletta dice: «La Mela nera ti sta aspettando». Come fa a sapere il nome della mia bicicletta? Mi rigiro, ma si è volatilizzata. Vado a chiedere al proprietario del locale di una certa ragazza bionda, ma dice che nessuno di simile ha mai lavorato in quel bar. Era svanita. E così era finita la mia storia d’amore: un amore fantasma.

Tre polmoni verdi

Qui, dove è più facile entrare in contatto con la natura

Antonio Caso

tortugaQuando pensiamo a Milano ci soffermiamo sugli elementi che più la caratterizzano: il Duomo, gli aperitivi, la moda. Non andrebbe però trascura la vegetazione che arricchisce la città. Ci sono aree dove è un piacere passeggiare e dove si può respirare aria fresca ad un passo dalle vie trafficate facendo pace con il mondo, entrando in contatto con la natura. I milanesi solitamente usano i parchi per fare sport e per rilassarsi, ma anche per guardare la città da una prospettiva diversa.

Abbiamo selezionato tre fra i polmoni verdi più importanti:

Parco Sempione con i suoi sentieri, corsi d’acqua e i numerosi ponticelli, è stupendo e sempre diverso. Spesso ci sono anche vari gruppi di fitness. Il suo punto forte? La vista mozzafiato che permette di spaziare con lo sguardo dal Castello Sforzesco all’Arco della Pace;

– il Giardino della Guastalla, famoso per i suoi ippocastani, accoglie studenti e giovani in ogni fascia oraria, diventando un punto di ritrovo in cui rilassarsi;

– i Giardini Montanelli, nome dato dal grande scrittore e giornalista, sono celebri per le vie alberate che rendono meravigliose le passeggiate al suo interno.

Riflettendo sul futuro di Milano, un importante obiettivo è offerto da ForestaMi, progetto che ha lo scopo di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030 in tutta Milano. Per cercare di ottenere questo risultato bisogna coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini: incrementare la forestazione urbana porterebbe a vantaggi sul lungo periodo a tutti, milanesi di nascita e acquisiti. Ogni singolo abitante necessita di una città più sostenibile e più verde.

Dall’aperitivo al mattino dopo

La città per la serata perfetta: i nostri consigli

Gabriele Ibrahim

tortugaQuando pensiamo a quale sarebbe il posto ideale per trascorrere una serata divertente, Milano resta uno dei fulcri della movida italiana. I milanesi adorano fare l’aperitivo: il solito ritrovo pomeridiano al bar di fiducia per sorseggiare uno spritz in compagnia. In ogni quartiere ci sono molti locali dove ogni giorno le persone si ritrovano per distrarsi dalla movimentata vita milanese: pensiamo al Blues Cana sui Navigli, conosciuto per la particolare musica jazz dal vivo, ma anche al Madama oppure alla famosa Terrazza Aperol, con il belvedere sul Duomo.

Ma Milano non è solo la città degli aperitivi: la ristorazione è sempre più varia, da scoprire. Resta forte la tradizione italiana (avete mai assaggiato la pasta di Miscusi?), ma trova sempre più spazio ogni genere di contaminazione dal mondo: una volta era solo il fast food americano, oggi qui si trova ogni continente (citofonare Africa: provate il Kilimangiaro). E la notte? Si balla, sempre. Sacro e profano si incontrano al Gattopardo. Finché viene giorno. Finché ce n’è.

In breve

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