Sono sempre di più le imprese del terziario che faticano a trovare personale. Lo rileva un indagine di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza secondo cui a fine maggio 2023 il 78% delle imprese ha in previsione nuove assunzioni, ma quasi 9 su 10 hanno difficoltà nel reperire personale. Una situazione che si è aggravata rispetto ad un anno fa.
Lavoro a Milano, chi assume
Le imprese che intendono assumere sono soprattutto nel comparto della ricettività (96%), nei servizi della ristorazione (91%), nell’artigianato (85%), nell’ingrosso (78%). Il 50% vorrebbe assumere a tempo indeterminato, il 50% a tempo determinato. Ma nonostante la disponibilità ad assumere per l’86% delle imprese in questo momento è difficile reperire personale. Nella ricettività (100%), nei servizi di ristorazione (94%) e fra gli artigiani (93%) ci sono i maggiori problemi.
Lavoro a Milano, le figure più richieste
Difficoltà che non mancano neppure per l’ingrosso e i servizi alle imprese (84%). Le figure più richieste sono camerieri e personale di sala (25%), cuochi e baristi (19%), commessi (16%), addetti alle attività amministrative (10%), addetti alle pulizie, receptionist e addetti all’accoglienza, manutenzione servizi (7%). Secondo gli imprenditori tra i motivi per cui si fatica a trovare personale c’è la mancanza di competenze richieste e di esperienza (41%). Ma è importante anche l’indisponibilità a orari/giorni proposti (36%).
Lavoro a Milano, Barbieri: «Servono incentivi e sgravi fiscali»
«Per Milano, con il ritorno del turismo internazionale, delle fiere e del lavoro in presenza, servono risorse qualificate – afferma Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – . Occorrono incentivi alle assunzioni e sgravi fiscali per mettere le imprese nelle condizioni di offrire posizioni competitive e che soddisfino le aspirazioni in un mondo del lavoro profondamente cambiato in questi anni. Importante puntare sempre di più sulle scuole di formazione professionale».