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15. 05. 2024 12:20

Area Bovisa-Goccia: la «resistenza» si arrende, c’è l’accordo tra Comune e Politecnico

A nulla è servito il lavoro del Comitato La Goccia: parte una nuova riqualificazione in città, ma saranno tutti contenti?

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Si è tanto parlato dell’area Bovisa-Goccia, lì dove è stata tagliata una quercia secolare nonostante la denuncia del Comitato la Goccia e sempre lì dove il progetto di cementificazione dell’area, a quanto si apprende, proseguirà senza sosta. 

Area Bovisa-Goccia, c’è l’intesa tra il Comune e il Politecnico per la convenzione 

È stata infatti annunciata l’intesa tra il Comune di Milano e il Politecnico di Milano, una convenzione che ora permetterà all’università di poter ottimizzare tempi e realizzazioni delle opere in oggetto. Va ricordato che l’ente universitario è l’unico soggetto attuatore per i due edifici della Fondazione Scuole Civiche e il recupero del Bosco della Goccia. 

Area Bovisa-Goccia, il progetto e la convenzione tra Comune e Politecnico 

Obiettivo di questa convenzione tra le parti è provare a rigenerare una zona della città che al momento ha una sua natura molto degradata. Qui si metterà in atto uno dei più grandi interventi di natura urbanistico-edilizia e infrastrutturale, rifunzionalizzazione e rispristino ambientale. L’ultima novità a livello temporale è stata l’approvazione della delibera in Giunta comunale che prevede la stipula di una convenzione con il Politecnico di Milano affinché l’ente universitario diventi l’unico soggetto attuatore degli interventi di competenza comunale che saranno eseguiti nell’area Bovisa-Goccia. Questo consentirà di accelerare e semplificare i procedimenti. 

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Cosa cambierà nell’area Goccia-Bovisa 

Il Politecnico di Milano sarà chiamato a gestire il processo complessivo di realizzazione degli interventi, compresa l’indizione delle procedure di appalto correlate. L’Amministrazione comunale, invece, si impegna ad adottare tempestivamente gli atti di propria competenza, garantendo una regia unitaria e coordinata di tutti i provvedimenti amministrativi dovuti. Tra questi, anche il coordinamento con MM Spa che sta seguendo la progettazione e realizzazione della Foresta Urbana, un intervento complesso di bonifica ambientale e rigenerazione del Bosco della Goccia che, come voluto dall’Amministrazione comunale per il rispetto dello stato arboreo dei luoghi, sarà eseguito con tecniche innovative di fitodepurazione e modalità sperimentali di risanamento del suolo. 

Il progetto di Renzo Piano per l’area Goccia-Bovisa: cosa sorgerà in questa zona

Altro passaggio importante previsto dalla convenzione, l’accettazione del progetto che sarà realizzato dallo studio Renzo Piano Building Workshop S.r.l., finanziato integralmente dalla ION Foundation e dalla stessa donato al Comune e al Politecnico di Milano. Nel dettaglio, il progetto prevede il nuovo Campus universitario sulle aree di proprietà del Politecnico e, per la parte di interesse del Comune, i due edifici di circa 5mila metri quadri ciascuno da destinare alle Civiche Scuole di Milano e la riqualificazione e recupero dell’area denominata ‘Bosco della Goccia’. Il progetto comprenderà anche la riqualificazione delle aree esterne di pertinenza degli edifici e il progetto di riordino del sistema di accesso all’area.

Quanti soldi verranno spesi per rigenerare l’area Goccia-Bovisa

Le opere saranno finanziate dai fondi del ‘Decreto aiuti 2022’: 15 milioni di euro per l’intervento della Foresta Urbana e 36 milioni e 980mila euro per i due edifici destinati ad ospitare la Fondazione Scuole Civiche Milano: «Nei prossimi anni – le parole dell’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi – Milano potrà vantare un intervento straordinario sotto il profilo urbanistico, ambientale e infrastrutturale. Un fiore all’occhiello che sarà possibile realizzare grazie al progetto di Renzo Piano e alla donazione della Fondazione ION alla città».

L’inutile appello del Comitato La Goccia

Quello stesso Renzo Piano al quale i cittadini avevano scritto una lunga, accorata lettera, tempo fa: «Chiediamo a lei che, già in passato, ha promosso la necessità di una urbanistica partecipata: abbiamo il diritto di portare avanti le nostre ragioni? Non è assurdo che per una trasformazione così importante non ci sia concesso di conoscere il progetto complessivo nei dettagli? I cittadini devono accontentarsi di rendering approssimativi e accattivanti come se il territorio in cui vivranno, loro e i loro figli, fosse un prodotto oggetto di una campagna pubblicitaria? – scriveva a giugno dell’anno scorso il Comitato La Gocciasperiamo che abbia il tempo per ascoltare le nostre intenzioni, i nostri disegni, i nostri desideri che riguardano la qualità della nostra vita». Una richiesta, a quanto pare, caduta nel vuoto.

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