Dopo tante lamentele e voci incontrastate, arriva la proposta dei tassisti al Comune di Milano circa le nuove licenze da immettere sul mercato. In un momento dove spesso arrivano notizie circa la carenza di taxi per le vie di Milano, ecco che le associazioni presentano la propria idea a Palazzo Marino.
La proposta dei tassisti, sì alle nuove licenze ma «a tempo»
La proposta dei tassisti, come appreso da Mi-Tomorrow, prevederebbe l’organizzazione di mille nuove licenze «intelligenti». Inutile immettere sul mercato nuove licenze senza dei paletti, andando magari ad ingolfare dei turni dove già in molti sono presenti per le strade. L’idea delle associazioni dei tassisti sarebbe quella di andare a coprire con queste nuove licenze esclusivamente quelle fase orarie deboli, dove al momento c’è maggior bisogno: dalle 18.00 in poi, ad esempio; ma anche di notte e al mattino presto.
Abbassare i costi delle nuove licenze
Una licenza per poter guidare un taxi costa, in media, 130mila euro. L’idea delle associazioni, mettendo sul mercato queste nuove autorizzazioni, sarebbe quella di abbassare tale costo, proprio perché il nuovo tassista andrebbe a coprire una fascia oraria predefinita. Rimane però il problema di capire chi potrebbe in seguito controllare questi nuovi tassisti; sta di fatto che, al momento, questa proposta è finita sul tavolo del sindaco Beppe Sala.
I costi aumentati e la lotta a Uber
Quella del tassista, negli ultimi anni, si è rivelata una figura che ha dovuto fronteggiare diverse problematiche. La guerra ad Uber, ad esempio (il servizio è ancora presente sul territorio milanese con il servizio Uber Black, sfruttato da NCC regolari), ma anche i costi aumentati di carburante e tasse e le situazioni di degenero urbano, con clienti aggressivi e non paganti.
