La rinascita del Pirellino non è neanche iniziata, ma ha già incontrato alcuni intoppi sul tema delle volumetrie. Infatti la legge regionale sull’urbanistica prevede un bonus del 25% in più di volumetrie se l’edificio è dismesso da più di cinque anni.
Il Pirellino rientra in questa categoria, ma l’applicazione di questo “extra” è di competenza del Comune, il quale si è opposto per timore di vedere colate di cemento senza precedenti su Milano. Ad intervenire sulla questione anche il sindaco Sala, il quale ha lasciato la porta semiaperta ai costruttori.
Le dichiarazioni. «È un progetto decisamente interessante – ha dichiarato il sindaco -, che guarderemo con attenzione, senza far perder tempo a nessuno. Da manager ho imparato che per le aziende c’è una finestra temporale per investire, se no vanno da un’altra parte».
Il primo cittadino si è reso disponibile a valutare insieme a Diller Scofidio +Renfro e Stefano Boeri architetti il progetto.«Non sono mai ideologico e sono sempre pragmatico, andremo a vedere tecnicamente le questioni, il progetto è indubbiamente interessante – ha ribadito -. Penso che la politica sia qualcosa di sacro, ma da sola se non trova alleanze nel sistema pubblico-privato fa dei disegnini sulla carta. La forza di Milano è questa, la capacità di allineare le varie anime cittadine e riportarle a una visione di città. Poi è chiaro che dobbiamo trovare un compromesso per realizzare una città diversa, più tecnologica, più verde con quità sociale».