A partire dal 2024, nell’area denominata Quadrilatero della Moda e in alcune vie adiacenti, è prevista l’attivazione di una ZTL per vietare l’ingresso alle auto. Questa, a livello di normativa e di documenti, è la versione ufficiale relativa al provvedimento, ma non tutti sono d’accordo.
Quadrilatero della Moda, cosa si nasconde dietro alla nuova ZTL
A fare il punto sulla situazione è Enrico Fedrighini, Consigliere comunale di Milano: «Questa decisione è stata definita, nel comunicato stampa, una cosa storica alla pari della pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele II. In realtà non è così. – le sue parole – Il provvedimento non realizza una pedonalizzazione come avvenuto per Corso Vittorio Emanuele II: oltre ai mezzi pubblici, ai taxi ed ovviamente ai mezzi dei residenti, avranno libero accesso i veicoli a noleggio con conducente, tutte le auto private di chi dispone o prenota un parcheggio in un garage presente nella zona, e i furgoni commerciali per il carico e lo scarico di merci».
Come funziona la nuova ZTL presente nel Quadrilatero della Moda
Entrando nel merito dell’ultima proposta, si legge come con l’attivazione della ZTL verrà consentito l’accesso anche a tutte le auto private che non dispongono di uno spazio per la sosta, di accedere nella ZTL Quadrilatero della Moda a condizione di rimanervi per un arco di tempo di 45 minuti.
Per capire il senso di questa proposta, può essere utile partire – come sempre – esaminando una serie di dati, riguardanti la disponibilità di stalli per la sosta complessivamente esistenti all’interno del Quadrilatero della Moda:
- Sosta residenti su strada: 88 stalli
- Sosta moto: 762 stalli
- Carico e scarico merci: 84 stalli
- Invalidi: 23 stalli
- Altri autorizzati: 73 stalli
- Parcheggi e garage in struttura: 1200 stalli
- Sosta a pagamento (strisce blu): 0 stalli
«Quindi l’annunciata “pedonalizzazione” del Quadrilatero della Moda significherebbe, di fatto, regolarizzare quanto già normalmente avviene: continuare a garantire libero accesso a tutti i veicoli, limitando ai soli che non dispongono di un parcheggio la permanenza a 45 minuti. – prosegue ancora Enrico Fedrighini – Questo provvedimento pertanto non produrrà alcuna riduzione del traffico e del congestionamento dentro e fuori l’area interessata: quei veicoli non arriveranno in elicottero ma entreranno in centro attraversando la città, entrando in Area C (magari esentati perché ibridi o elettrici) e da qui alla ZTL. E’ un’operazione di marketing ambientale».
La proposta alternativa
Una proposta alternativa, definita dal diretto interessato modesta, viene rilanciata dallo stesso Fedrighini: «Siccome l’installazione, il funzionamento e la manutenzione di una simile ZTL – che interessa l’1% del territorio milanese – ha costi significativi ma non ha effetti significativi sul traffico, perché non occuparsi del restante 99% del territorio urbano congestionato dal traffico, attivando per tutti i veicoli che accederanno nella nuova ZTL, esclusi i residenti, un pedaggio da destinare interamente al potenziamento del trasporto pubblico nelle aree periferiche?».