Il sindaco Beppe Sala è stato pesantemente contestato durante la commemorazione delle vittime per la strage di piazza Fontana. A scatenare le proteste dei presenti le sue parole in merito allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil (la Cisl si è astenuta) per il prossimo sciopero generale del 16 dicembre.
«Sciopero, sciopero!», Beppe Sala contestato
La folla non ha per nulla gradito le parole del primo cittadino, Beppe Sala, sull’imminente sciopero generale. I sindacati, Cgil e Uil, hanno proclamato la mobilitazione per il prossimo 16 dicembre in protesta con l’ultima legge di Bilancio dalla quale è stato escluso il cosiddetto contributo di solidarietà destinato alle fasce con redditi più bassi.
Il sindaco @BeppeSala è stato contestato durante la commemorazione della strage di piazza Fontana. Fischi e “vergognati” in seguito alle sue parole sull’imminente sciopero generale 📽️ pic.twitter.com/M6dUzi8Ja3
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) December 12, 2021
«Bisogna riflettere sul lavoro – ha dichiarato il sindaco dal palco –. Siamo di fronte a bivi tremendi, pericoli e opportunità. Ci sono i fondi del Pnrr, ma ci sono anche operai licenziati su whatsapp. La difesa del lavoro sembra passata di moda. Lo sciopero probabilmente è sbagliato, ma è un diritto».
Alla pronuncia di quest’ultime parole si è alzato un coro di fischi all’indirizzo di Beppe Sala. Dopodichè, la folla ha iniziato ad invocare a gran voce «Sciopero, sciopero!». Passati alcuni momenti di imbarazzo e silenzio il primo cittadino ha tentato di raddrizzare il tiro. «Stavo dicendo probabilmente il contrario del motivo per cui sono stato interrotto – ha rettificato -, cioè che in questo momento in cui il lavoro lo si perde attraverso un whatsapp, la difesa del lavoro a volte avviene anche attraverso uno sciopero». Tuttavia, la frittata era ormai fatta ed i mugugni sono continuati fino alla fine dell’intervento.