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03. 05. 2024 11:11

Giornata mondiale della salute mentale, aumentano i disturbi psichici: cosa fa Milano per prevenire e curare?

I dati ci dicono che in Italia fenomeni come ansia, depressione e tentativi di suicidio, aumentano senza sosta specialmente fra i giovanissimi. Nella Giornata mondiale della salute mentale, ci siamo chiesti che cosa faccia realmente la città per prevenire, curare e, prima di tutto, sensibilizzare su quello che è già stato definito il “male” dei nostri tempi

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«Non c’è salute senza salute mentale», questo è lo “slogan” adottato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per promuovere la Giornata mondiale della salute mentale che ricorre oggi, 10 ottobre. E’ lo stesso slogan che il Comune di Milano – in particolare l’assessorato al Welfare e Salute guidato da Lamberto Bertolé – fa suo per dedicare tutto il mese di ottobre al benessere psicologico raggruppando le iniziative collegate dal titolo (non si capisce perché in inglese) Milano 4 Mental Health.

Giornata mondiale della salute mentale, il calendario del Comune di Milano

i tratta di un lungo palinsesto che, fino a fine mese, prevede diversi appuntamenti (in tutto un centinaio, consultabili su milano4mentalhealth.it), fra convegni, spettacoli, mostre, webinar che coinvolgono varie fasce della popolazione e momenti informativi sull’offerta di servizi. Oggi, ad esempio, per le vie della città si vedrà sferragliare il Tram della salute mentale del progetto Città visibile, a cura dell’ospedale Fatebenefratelli Sacco. Il tram partirà alle 14.45 in piazza Fontana, per poi fermarsi in piazza Sei Febbraio e in piazza Castello (davanti al civico 2).

Sempre Palazzo Marino per l’occasione ha lanciato il manifesto “Salute mentale bene in Comune” che impegna istituzioni e cittadini a prevenire e curare il disagio mentale, oltre che promuovere la sensibilizzazione sul tema e l’eliminazione dello stigma nei confronti di chi soffre a causa di questi problemi.

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Sempre oggi Fondazione Onda coinvolge gli ospedali insigniti dei Bollini rosa con una serie di iniziative: a Milano e hinterland si potranno fare visite psichiatriche gratuite, colloqui psicologici, accedere a sportelli di ascolto, sottoporsi a test, assistere a conferenze e ricevere materiale informativo per ansia, depressione, schizofrenia, disturbi dell’umore e del sonno, psicosi e disturbi del comportamento alimentare. In città sono coinvolti l’ASST Santi Paolo e Carlo – Ospedale San Carlo Borromeo e l’Ospedale Maggiore Policlinico (bollinirosa.it).

In questi ultimi anni fenomeni globali come la pandemia, la guerra in Ucraina e la crisi economica hanno avuto effetti importanti sul benessere psicologico degli italiani. Secondo lo studio Headway-Mental Health Index 2.0 (The European House-Ambrosetti-Angelini Pharma) tra i disturbi più diffusi troviamo ansia e depressione. Chi ne ha risentito di più sono gli adolescenti, che negli ultimi tre anni hanno sofferto di ansia (28%), depressione (23%), solitudine (5%), stress (5%) e paura (5%).

Lo stesso rapporto ci dice che il 20% della popolazione europea in età lavorativa soffre di problemi mentali e chi ha disturbi gravi ha il 20-30% in meno di possibilità di trovare lavoro rispetto al resto della popolazione attiva. Anche il rapporto di Telefono Amico sui suicidi è allarmante. Nei primi sei mesi del 2023 in Italia sono state oltre 3700 le richieste di aiuto per gestire pensieri suicidi, ben il 37% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.

La maggioranza di esse sono arrivate da giovani tra i 19 e i 35 anni e da adulti tra i 46 e i 55 anni, ma l’associazione ha segnalato un aumento di richieste anche da parte di minorenni. Per la fascia 14-18 anni il Comune di Milano ha attivato il servizio AccogliMI gestito da un’arte di enti del terzo settore (numero verde 800666315, per chat Whatsapp 3351251973). Le istituzioni, la scuola, il servizio sanitario, i familiari, i colleghi, gli amici, tutti devono cercare di prendersi cura di chi non sta bene, come suggerisce il manifesto del Comune, ma spesso le risorse economiche dedicate a questo settore sono insufficienti.

Giornata mondiale della salute mentale: Giovanna Mezzatesta, preside del liceo Bottoni dal 2007, racconta di una generazione fragile. «Spesso hanno genitori assenti che cercano di supplire con una protezione eccessiva»

Giovanni Seu

Al di là del clamore mediatico che hanno suscitato alcune sue iniziative – come la lettera scritta lo scorso anno agli studenti bocciati o la recente decisione di non dare pagelle nel primo quadrimestre in una classe terza – proponiamo alla preside del Liceo Bottoni Giovanna Mezzatesta una riflessione sulla scuola.

Giovanna Mezzatesta
Giovanna Mezzatesta

E’ possibile definire l’estrazione sociale dei suoi studenti?
«Diciamo che non vivono nelle zone della Ztl».

Ci sono molti stranieri?
«Abbiamo studenti cinesi, molto bravi in matematica, e nordafricani che hanno il culto della medicina».

Perché?
«Pensano che sia l’unica laurea spendibile ovunque».

Ci sono difficoltà di relazione tra italiani e stranieri?
«Non mi sembra, a volte ci sono più difficoltà tra gli stranieri, ad esempio tra arabi mussulmani e cristiani».

Altri problemi?
«Quando si è deciso di fare un bagno unisex le studentesse mussulmane si sono opposte chiedendone uno per loro: così è stato fatto».

Quanto ha influito la pandemia nel creare disagio tra gli studenti?
«Molto perché hanno dovuto affrontare un anno e mezzo di Dad: si è creata una situazione di difficoltà in modo particolare per le famiglie che non disponevano di spazi adeguati, ho conosciuto casi di studenti costretti a seguire le lezioni in bagno. Detto questo il discorso non si può certo fare partire dalla pandemia».

Sta dicendo che esiste un malessere che il covid ha solo esasperato?
«Esiste una fragilità propria di questa generazione».

Come la spiega?
«Spesso hanno genitori assenti che cercano di supplire con una protezione eccessiva».

I figli ascoltano i padri?
«No, sono privi di riferimenti fatta eccezione per gli influencer».

Perché c’è una grande richiesta di psicologi nelle scuole?
«Le famiglie spingono i figli a raggiungere sempre i risultati, importa poco che stiano imparando, l’importante è il numero, il diploma, il test per l’università».

Lo stress tra gli studenti è di massa?
«Colpisce situazioni particolari, ad esempio quando i genitori sono separati e danno indirizzi educativi diversi».

Ci sono studenti che assumono farmaci?
«Non lo so, è possibile».

Questa generazione gode di possibilità in passato inesistenti: cosa ne pensa?
«È vero, ma forse oggi mancano beni non materiali in passato più presenti».

Quali doti devono avere insegnanti e presidi?
«Dobbiamo ricordarci che non basta trasmettere il sapere, dobbiamo capire chi abbiamo di fronte».

Giornata mondiale della salute mentale. Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8 lancia la settimana dedicata al benessere psichico: «Nel post pandemia abbiamo ricevuto tante richieste di aiuto da parte degli adolescenti»

Tiziana Cairati

Sal8mentale è il nome della settimana che, fino a venerdì 13, il Municipio 8 dedicata al benessere psichico dei suoi abitanti, preludio anche ad altre iniziative che proseguiranno nel tempo. Il programma completo è consultabile sulla pagina Instagram del Municipio. A spiegare nel dettaglio queste novità è la presidente Giulia Pelucchi.

Giulia Pelucchi
Giulia Pelucchi

Avete un volantino pieno di iniziative. Una settimana dedicata alla salute mentale…
«Abbiamo puntato sui problemi degli adolescenti fino ad arrivare agli adulti con l’Alzheimer Caffè. Giovedì 12 alle 21.00 a Villa Scheibler, in via Felice Orsini 21, ci sarà una rassegna cinematografica a cura dell’Associazione Villa Aperta. Chiuderemo venerdì a Cascina Merlata con un evento sui temi della salute mentale di bambini, adolescenti e adulti».

Cosa fa di concreto Milano per la salute mentale?
«La città ha programmato eventi per l’intero mese di ottobre. Ci sono tantissimi progetti organizzati dall’assessore Lamberto Bertolè».

Dal suo punto di osservazione, quali sono le categorie di persone che hanno più necessità di un supporto psicologico?
«Per quanto riguarda le tematiche legate alla salute mentale, abbiamo riscontrato una maggiore domanda nel post Covid soprattutto da parte degli adolescenti che, oltre ad avere a disposizione, nelle scuole secondarie di secondo grado lo sportello dello psicologo, possono usufruire di programmi per i disturbi alimentari. Inoltre, sempre per i ragazzi delle medie, abbiamo studiato un piano di lavoro con uno psicologo in classe. Ma, a breve, ci saranno due novità».

Di cosa si tratta?
«La prima è il “Camper dell’ascolto”. Un camper, appunto, che girerà tutte la zona e sarà a disposizione dei cittadini. La seconda è che sarà attivato un programma di educazione all’affettività».

Le iniziative sono tante. Quanti soldi avete investito?
«Circa 26mila euro per lo sportello psicologico e 3-4mila per gli eventi di questa settimana. In totale nel 2023 sono stati investiti circa 40mila euro».

Giornata mondiale della salute mentale. Attraverso l’attività fisica Sport Mindset Agency insegna ad avere fiducia in se stessi. Elena Uberti: «Aiutiamo i ragazzi a prendere maggiore consapevolezza e ad attraversare difficoltà emotive e comportamentali»

La metafora sportiva per fornire ai giovani gli strumenti efficaci per gestire la vita dentro e fuori dal campo. Di questo abbiamo parlato con la psicologa Elena Uberti, che con il dottor Sandro Anfuso, nel 2020, ha creato Sport Mindset Agency (Sma), agenzia nell’ambito dello sport e della performance di cui ne è anche la presidente.

Elena Uberti
Elena Uberti

Oggi è la Giornata Mondiale della Salute Mentale, per voi, psicologi dello sport con competenze in psicoterapia, cosa significa?
«Questa giornata per noi costituisce un momento per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del benessere mentale».

Negli ultimi anni c’è stato un aumento dei disturbi mentali tra gli adolescenti. In che modo Sma aiuta questi giovani all’interno del loro contesto di sviluppo?
«L’adolescenza è una fase critica in cui i giovani si trovano a fronteggiare numerose sfide. Attraverso lo sport lavoriamo per fornire gli strumenti efficaci per gestire lo stress, sviluppare la resilienza e costruire gradualmente una sana fiducia in sé e nelle proprie capacità. Queste abilità sono trasferibili dallo sport agli altri ambiti della vita. Sintetizzando, aiutiamo i ragazzi a prendere maggiore consapevolezza e attraversare difficoltà emotive e comportamentali».

Gli psicologi che lavorano in Sma incontrano adolescenti impegnati in diverse discipline sportive e artistiche, ma non solo. Cosa fate nello specifico?
«Abbiamo una vasta gamma di servizi studiati ad hoc per incontrare le esigenze di ogni individuo, indipendentemente dal livello sportivo, dall’età e dalla loro competenza nel mondo dell’allenamento mentale. La nostra missione è aiutare ogni individuo a raggiungere la soddisfazione personale e il massimo del proprio potenziale nello sport e nella quotidianità».

Quali sono a oggi i progetti che avete a Milano?
«Attualmente lavoriamo con diversi tennis club: l’Ambrosiano, il Lombardo, lo Sport Master e altri. Stiamo diffondendo programmi di formazione sul riconoscimento e gestione delle emozioni e sullo sviluppo delle abilità mentali in contesti amatoriali, agonistici e di performance. Siamo anche parte del gruppo di lavoro per l’area mentale della Federazione Italiana Rugby presso la struttura del Leone XIII».

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