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19. 04. 2024 11:25

Impagnatiello a Giulia Tramontano: «Ma che madre sei se vuoi lasciarmi?»

La lunga sequela di messaggi tra i due. Lei: «Non ho fiducia in te, non ne avrò mai»

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Arrivano sempre più dettagli circa la morte di Giulia Tramontano e il comportamento del suo fidanzato omicida, Alessandro Impagnatiello. Dalle discussioni circa la gravidanza fino alla messinscena dopo la sua morte, il barista di Senago si è reso protagonista di una sequela di azioni. 

La morte di Giulia Tramontano e le parole di Alessandro Impagnatiello

Gli inquirenti hanno approfondito l’accaduto analizzando tutto quello che è in loro possesso, comprese le ultime chat su whatsapp tra i due e i messaggi che si sono scambiati. Messaggi arrivati, alcuni, anche dopo che Alessandro Impagnatiello aveva ucciso la stessa Giulia Tramontano. Come quello scritto alle 19.04 di lunedì scorso, vale a dire due giorni dopo l’omicidio: «A te che sei stata la prima ed unica ragazza ad avere accolto mio figlio dopo che mi lasciai con (la precedente compagna, ndr) – si legge -. E mio figlio ho sempre cercato di proteggerlo fino alla fine, come ben sai all’inizio ci ho messo qualche settimana per rivelarti di avere un figlio, ma la tua risposta è stata “ah sì? Bene!”. Mi hai fatto esplodere il cuore. Non volevo spezzare il tuo io invece». E ancora: «Non volevo che non ti brillassero più gli occhi quando stavamo insieme. Hai il pieno delle ragioni, ma voglio chiederti solo un favore. Dicci solo che stai bene. Dicci che sei fuggita in qualche paese lontano per buttare giù tutto. Solo questo, ti prego».

Giulia Tramontano
Giulia Tramontano

Giulia Tramontano e la messinscena di Impagnatiello 

Che Alessandro Impagnatiello abbia tentato di depistare le indagini dei carabinieri è una teoria di chi sta indagando, visto che è cominciato tutto domenica notte; Giulia Tramontano viene uccisa tra le 19 e le 21 di sabato e lì, a qualche ora di distanza, Alessandro Impagnatiello le scrive messaggi del tipo «Dove sei?», oppure «Hey, io sono arrivato al lavoro, ora scendo a cambiarmi, faccio colazione e attacco! Riposati»; e ancora «Baby dove sei», «Mi chiami per favore?» E così via. Messaggi mai giunti a destinazione, visto che il telefono di Giulia Tramontano è spento e depositato in un tombino al capolinea Comasina della metropolitana, come ammesso successivamente dallo stesso Impagnatiello.

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Il corpo di Giulia Tramontano scaricato in via Monte Rosa 

Nella notte tra martedì e mercoledì Alessandro Impagnatiello scarica il corpo di Giulia Trmaontano in via Monte Rosa, dietro alcuni box. E mercoledì mattina Impagnatiello scrive ancora dei messaggi alla fidanzata: «Tata. Ho i giornalisti che mi stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così. Mia mamma piange, mio fratello e Luciano pure… Siamo al quarto giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico».

Una chat dalle mille sfumature, quella tra Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello

Una chat, un insieme di messaggi, dalle mille sfumature, quella tra Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello. Condita, oltre che dai già citati spediti da quest’ultimo, anche da quelli relativi ai loro litigi di coppia. Come quella del 9 maggio,  i cui Giulia richiama all’ordine il fidanzato per aver trovato un rossetto in macchina non suo. E poi, il 25 maggio,  vale a dire due giorni prima di essere uccisa, Giulia Tramontano prova a interrompere la relazione: «Accetta la mia decisione. Non voglio altre discussioni, frustrazioni, ansie e rabbia continua, lasciami stare. Non sono felice e vorrei ritrovare la mia tranquillità. Basta». Lui, ovviamente, non ci sta: «Ma che madre sei? Ma te lo chiedi?». E ancora:«Ma ti sembra normale parlare così con un bambino in pancia?!?». Giulia risponde con un lungo, drammatico, messaggio: «Non mi sembra normale far arrivare una persona a questo limite dopo aver ripetuto mille volte la stessa cosaNon ho fiducia in te, non ne avrò mai. Ormai il vaso è rotto. E non voglio sistemarlo».

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