“Intolleranza zero”: Milano torna in piazza

intolleranza zero

Ad un mese dalla manifestazione di piazza San Babila, Milano chiama di nuovo a raccolta coloro che rifiutano le politiche del nuovo governo gialloverde. L’appuntamento, destinato a far discutere, è fissato per dopodomani, domenica 30 settembre, alle 15.00, in piazza Duomo, lato Arengario, per il raduno intitolato “Intolleranza zero. Un segno rosso contro il razzismo”. Il nome fa il verso allo slogan “tolleranza zero” reso famoso dall’allora sindaco di New York, Rudolph Giuliani, e poi diventato la parola d’ordine di tutte le forze politiche che pongono la sicurezza al centro dei propri programmi.

I PROMOTORI • L’iniziativa arriva da parte dell’Anpi Provinciale di Milano, l’associazione degli ex partigiani, l’Aned, l’associazione dei sopravvissuti dai campi di concentramento e dai loro parenti, e i Sentinelli di Milano un gruppo nato di recente impegnato in modo particolare nella lotta all’omofobia. Le motivazioni della mobilitazione risiedono nella necessità di arginare «la deriva razzista, xenofoba, omofoba e antisemita che purtroppo negli ultimi mesi con il governo a trazione salvininiana sta investendo anche il nostro Paese», secondo quanto affermato dai promotori. Ad aggiungere preoccupazione negli ultimi giorni è arrivato anche il decreto Salvini giudicato «pericoloso» in quanto, sempre secondo gli organizzatori di “Intolleranza Zero”, vuole disincentivare le richieste di asilo, in contrasto con i valori della Costituzione.

LE ADESIONI • Sono già pervenute numerose adesioni, a cominciare dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, dall’Arci alle Acli fino all’associazione Libera. Sostegno anche dalla Comunità ebraica e da quella Rom, dalla Chiesa valdese e da quelle evangeliche. Saranno presenti anche rappresentanti dei partiti della sinistra milanese: oltre al Pd ci saranno socialisti, Verdi e Possibile. Non mancheranno personaggi del mondo della cultura come Renato Sarti, Elio De Capitani, Liliana Segre, Ottavia Piccolo e Roberto Jarach.

IL SEGNO • L’invito dei promotori è di indossare maglietta rossa, in linea con l’iniziativa estiva di Libera in solidarietà con i migranti. In contemporanea con la manifestazione milanese ci saranno presidi, sempre caratterizzati dalla maglietta rossa, a Londra, Parigi, Berlino e Catania, e la manifestazione nazionale del Pd a Roma. Chi non potrà materialmente partecipare potrà seguire la diretta su Radio Popolare, media partner della manifestazione. E’ difficile fare previsioni sulla partecipazione ma è probabile che saranno più dei 15mila dichiarati dagli organizzatori il mese scorso in San Babila. Su Facebook si registrano migliaia di adesioni all’evento, la capienza di piazza Duomo comunque arriva a fino a 50mila persone.

UN ANNO DI MOBILITAZIONI

28 AGOSTO 2018

«EUROPA SENZA MURI»

In 15mila, secondo gli organizzatori, si sono ritrovati lo scorso 28 agosto in piazza San Babila per manifestare contro il summit tra il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini e il premier ungherese Viktor Orbán, che si teneva a Milano. Alla manifestazione denominata «Europa senza muri», indetta “per dire no alle politiche di Salvini e a un’idea di Europa come fortezza”, hanno aderito anche partiti politici, come il Pd, Leu e Possibile, l’Anpi, i sindacati, i centri sociali, i collettivi studenteschi e i Sentinelli di Milano.

23 GIUGNO 2018

TAVOLATA MULTIETNICA

Lo scorso 23 giugno si è svolta al parco Sempione “Ricetta Milano”, la Tavolata multietnica organizzata dall’associazione Kamba, in collaborazione con il Comune di Milano che ha chiuso il festival “Insieme senza muri” durato circa un mese. Oltre 10mila persone hanno aderito all’iniziativa, tra i quali l’arcivescovo Mario Delpini e lo scrittore Roberto Saviano. Presenti anche gli artisti dello Zelig Show e la Treves Blues Band. L’iniziativa ha portato la firma dell’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino

12 GIUGNO 2018

SOLIDARITA’ ALL’ACQUARIUS

“Apriamo i porti”, #NotInMyName, “nessuna persona è illegale”, “no Salvini”, “l’unica razza è quella umana”: questi gli slogan della manifestazione del 12 giugno scorso in piazza Scala a Milano dove migliaia di milanesi hanno espresso la propria vicinanza ai migranti dell’Aquarius e la propria contrarietà al neo ministro dell’Interno, il leghista Matteo Salvini, che ha deciso di negare l’accesso all’Acquarius ai porti italiani.

20 MAGGIO 2017

MARCIA PRO MIGRANTI

Il primo appuntamento è stato il 20 maggio del 2017 con la manifestazione che ha visto protagonisti 100mila migranti marciare per la città. Una giornata all’insegna della società plurale, contro muri, barriere, steccati e divisioni. In testa al corteo il sindaco Sala, con una cospicua presenza di comunità straniere. Anche l’allora Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ringraziò Milano giudicata “una città sicura ed accogliente” ma il protagonista fu l’assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino vero artefice dell’iniziativa.

«C’è una deriva razzista che fa breccia»

Cenati (Anpi): «Milano attenta ai valori della libertà»

Milano baluardo della lotta al razzismo e all’intolleranza. E’ questo il vero significato della manifestazione “Intolleranza zero” di domenica. Lo conferma a Mi-Tomorrow il presidente provinciale dell’Anpi, Roberto Cenati, che ritiene la città un punto di riferimento nazionale.

Per quale motivo invitate la gente in piazza?

«Perché c’è una deriva razzista, xenofoba e antisemita che sta facendo breccia nelle coscienze sia in Italia che in Europa».

Prima che politico sembra vogliate lanciare un messaggio culturale?

«E’ importante dare un segnale da Milano da sempre attenta ai valori della libertà e della democrazia: è necessaria una controffensiva culturale perché c’è in giro troppa indifferenza, sta anche risorgendo l’antisemitismo nei paesi dell’est e in Francia».

Siete anche critici nei confronti del Governo.

«Come Anpi non diamo mai giudizi politici, giudichiamo nel merito delle iniziative: ad esempio la decisione dei restringere l’accoglienza per motivi umanitari è grave perché in contrasto con la Costituzione».

Milano è anche la città di Salvini e della nuova Lega sovranista.

«E’ indubbio che la Lega ha guadagnato consenso soprattutto nelle periferie facendo leva sui problemi che esistono in queste realtà, in particolare la sicurezza con le case popolari in mano alla mafia. L’illegalità va sempre combattuta, ma non deve essere confusa con la questione dei migranti che è altra cosa».

Quanti sarete?

«Non faccio previsioni però posso dire che stiamo ricevendo tante adesioni su social».

Molti che resteranno a casa simpatizzano con il Governo.

«I tempi sono favorevoli alla Lega, non ci illudiamo di invertire la tendenza. Dico però che da Milano è sempre arrivato un segnale a tutto il paese nei tempi di grandi difficoltà come durante la strategia della tensione e il terrorismo, oggi non ci limitiamo ad opporci alle decisioni di Salvini ma vogliamo ribadire i valori della pace, della solidarietà e dell’Europa come è stata intesa nel manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli».

Ci sarà il sindaco Sala?

«Non credo».