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09. 05. 2024 02:40

LOVE MI, Fedez torna in piazza e si racconta: «Milano, il Duomo: per me è un altro sogno»

Fedez e la seconda volta da ideatore di LOVE MI: «Line-up in parte rinnovata, ma lo spirito è lo stesso dell’anno scorso, nello scenario più iconico che c’è»

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Ci sono atmosfere, sguardi, momenti che si ricordano per sempre. Come quello di un artista nell’attimo prima di salire su un palco importante, o quantomeno sognato, come quello in piazza Duomo. Come quello di LOVE MI. Dalla prima volta che Fedez si è esibito immerso tra la magia di piazza Duomo è passato molto tempo, come ci racconterà, tanto che non solo lui su quel palco oggi si esibisce, ma quel palco, lui, l’ha ideato. Per un sogno. Quello di tornare a fare musica, come in un periodo pre pandemia, dove l’abbraccio del pubblico, accorso per cantare all’unisono le canzoni dell’estate, era una sensazione famigliare. Fedez è riuscito, ancora una volta, a ricreare quell’atmosfera.

LOVE MI, il ritorno di Fedez

Fedez, per questo secondo appuntamento di LOVE MI hai scelto ancora come cornice Piazza Duomo, come mai?
«Essendo cresciuto nella periferia milanese, per me il Duomo è una conquista. È il palcoscenico e lo scenario più bello davanti al quale ci si possa esibire, per me è sempre stato così e sempre sarà».

Ti ricordi la prima volta che ti sei esibito qui?
«Era un concerto di Radio Italia molti anni fa. È stato incredibile perché questo luogo non solo è simbolo della nostra città, della città dove sono cresciuto, ma è anche una location davvero suggestiva dal punto di vista architettonico e artistico. Per me, un po’, rappresenta un sogno che si avvera».

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Fedez
Fedez

Questa seconda edizione di LOVE MI in cosa si differenzierà da quella dello scorso anno?
«Lo spirito con cui è stato organizzato è lo stesso con cui lo scorso anno ho iniziato e preso in mano questo progetto. Quello che cambia è ovviamente la line-up; questa sera si esibiranno artisti presenti già a LOVE MI lo scorso anno e altri nuovi, come La Sad e Clara. La mia idea era quella di proporre una line-up un po’ diversa da quella del 2022 nonostante il sapore sia lo stesso. Ci sono artisti molto amati e artisti che quest’anno stanno raggiungendo un grandissimo successo. Sono felice che abbiano aderito alla mia iniziativa».

Com’è avvenuta la scelta dell’Associazione?
«L’associazione Andrea Tudisco OdV la conoscevo già da un po’ di tempo. In un’occasione ho incontrato alcuni volontari, tra cui Jacopo che fa il clown dottore per l’associazione e gira tra i reparti di pediatria degli ospedali. Ho scoperto questo mondo attraverso lui e i suoi racconti».

Se oggi dovessi dedicare una canzone a Milano, come la titoleresti?
«Non saprei, ma se penso alla musica e a questa città, mi viene in mente il brano di J-AX Milano Milano, è una canzone molto bella».

Quali sono i luoghi in cui sei cresciuto artisticamente a Milano?
«Artisticamente sono cresciuto in un centro sociale che si chiama Cantiere, in via Monte Rosa. Poi, direi il Duomo e il muretto di Milano che ha visto nascere tanti artisti».

E i tuoi tre posti dei cuore?
«Ti direi sicuramente i miei quartieri, dove sono nato, cresciuto e dove vivo: Buccinasco, Rozzano e City Life.»

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