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07. 05. 2024 12:21

M4, l’attesa è finita: Linate-San Babila sta per diventare realtà

Ancora pochi giorni e saranno inaugurate le due nuove stazioni della M4 che permetteranno di collegare l’aeroporto di Linate al centro di Milano in meno di un quarto d’ora. Un traguardo atteso da anni, fatti di ritardi, cantieri e disagi. L’attesa sarà ripagata?

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Martedì 4 luglio i treni della M4 arriveranno in centro. E’ un fatto storico per Milano che, per la prima volta, è collegata con il city airport tramite la metropolitana. Ma non è tutto, sarà stabilito anche un piccolo record: la percorrenza è di appena 14 minuti, un tempo davvero irrisorio. La linea M4 della metropolitana di Milano è già attiva, è stata inaugurata lo scorso 26 novembre 2022, con l’apertura delle prime sei stazioni: dall’aeroporto di Linate a piazzale Dateo, attraverso le fermate di Repetti, Forlanini, Argonne e Susa.

M4, arriva il collegamento da Linate a San Babila

Ora è in arrivo il collegamento diretto con il centro che prevede l’apertura di altre due fermate: San Babila e Piazza Tricolore. Completato il tratto est nei prossimi mesi la linea continuerà fino al capolinea di San Cristoforo e includerà in totale 21 stazioni. Dopo la fermata di San Babila, seguirà la stazione di Sforza Policlinico, dove è previsto un interscambio con la linea M3. Entro il 2024, saranno inaugurate tutte le stazioni che coprono i 15 chilometri di estensione della linea. Queste stazioni comprendono Santa Sofia, Vetra, De Amicis, Sant’Ambrogio (dove si incrocia con la linea M3), Coni Zugna, California, Bolivar, Tolstoj, Frattini, Gelsomini, Segneri e infine San Cristoforo.

san babila
san babila

Dal punto di vista tecnologico la M4 è del tutto simile alla M5 che l’ha preceduta: una metropolitana leggera ad automatismo integrale. Si tratta di un sistema che conserva le caratteristiche della metropolitana classica ma con standard tecnici più elevati e meno dispendiosi. La guida è driverless – senza conducente, come già viso per la M5 – e la blu è dotata di un sistema di controllo intelligente del traffico che garantisce ai passeggeri maggiori standard di sicurezza, come spiegato da Atm.

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Altra somiglianza con M5 riguarda le porte delle carrozze che si aprono esclusivamente alla fermata dei treni in stazione: in questo modo si annulla il rischio di cadute o infortuni o, peggio ancora, i tentativi di suicidio. La banchina di salita e discesa è completamente separata dai binari e dai vagoni in movimento, che garantisce l incolumità delle persone. Le banchine sono lunghe 50 metri, come quelle della linea M5 e sensibilmente più corte di quelle delle prime tre linee che arrivano a 110. A regime, la frequenza dei treni è di 90 secondi riducibili fino a 75 e dovrà garantire portate orarie di 24-28mila passeggeri l’ora per direzione.

M4, come cambia la circolazione in centro

L’apertura della M4 a San Babila continuerà ad avere effetti sulla mobilità ancora per molto tempo. Queste sono le principali novità: per consentire la sistemazione delle aree in superficie e del corridoio che collega la stazione Missori-M3 con la stazione Sforza Policlinico-M4, per circa 15 mesi chiuderà al traffico piazza Velasca. Cambieranno anche alcuni sensi di marcia: via Pantano diventerà a senso unico verso largo Francesco Richini, largo Francesco Richini sarà percorribile solo da via Pantano a via Chiaravalle. Quest’ultima diventerà a senso unico verso via Larga e via Baracchini. Da ricordare che i passaggi pedonali saranno sempre garantiti.

Altre novità sono dovute ai lavori per la realizzazione del corridoio di collegamento tra la M2 e la M4 presso la stazione Sant’Ambrogio: per circa 4 mesi riaprirà la viabilità su via San Vittore in direzione Porta Vercellina mentre chiuderà su via Carducci nel tratto compreso tra via San Vittore e via De Amicis/via Olona.

L’avvio di M4 significa la creazione del bus notturno NM4 che percorre la tratta Linate-Duomo sostituendo la M4 di sera durante la sospensione del servizio. Vengono inoltre istituite altre due nuove linee: il bus 85 collega piazza Napoli con Cadorna e San Babila in sostituzione di un tratto che era percorso dalla linea 61; la linea festiva 903 è in servizio tra i comuni di San Donato, Peschiera Borromeo e Segrate.

M4, i numeri

15

i chilometri di estensione

21

sono le stazioni che si aggiungeranno alle 113 delle altre linee ora attive e un totale di 120 chilometri di gallerie

2005

l’anno di completamento dell’istruttoria del progetto

2008

l’anno di inizio degli scavi per le indagini archeologiche di piazza San Babila e largo Augusto

2015

l’anno di inizio dei lavori preliminari per le stazioni della tratta tra Forlanini e Tricolore

2,5 milioni

il costo (in euro) del piano per il prolungamento fino a Segrate, cofinanziato al 50% con fondi europei

67%

i fondi pubblici coinvolti per il costo complessivo della linea

33%

i fondi privati coinvolti, con la costituzione della società mista SPV Linea M4 Spa

M4, Abdu (Municipio 1): «Sette anni difficili ripagati da un centro moderno»

Mattia Abdu
Mattia Abdu

Abdu, presidente del Municipio 1, riepiloga il periodo complicato che ha vissuto il centro città prima di vedere alla luce le nuove fermate: «Intanto il turismo è aumentato e la zona ha sempre continuato a essere luogo di eventi, i flussi di persone non sono mancati»

Presidente del Municipio 1, prima assessore al commercio sempre nella zona del centro, nonché commerciante, Mattia Abdu ha seguito l’evoluzione dei cantieri secondo diversi punti di vista. Questa è la sua analisi per Mi -Tomorrow.

Cosa hanno significato sette anni di cantieri per il centro città?
«E’ stata un’esperienza non comune perché sono state coinvolte tre aree importanti come San Babila, corso Europa e Largo Augusto. Inoltre, a differenza di M5 e del resto di M4 qui si è lavorato in modo diverso con i cantieri in superficie».

Vediamo in che modo è cambiata la vita quotidiana, partendo dalla mobilità.
«E’ cambiata notevolmente, quando si realizzano opere di questo tipo è sempre un evento traumatico. Tutto questo è avvenuto in coincidenza con la crescita del turismo a Milano».

Forse chi ha sofferto di più sono stati i commercianti.
«La situazione in cui si trovano i commercianti è complessa, dobbiamo partire dalla crisi del 2008 e bisogna considerare che non esiste una causa unica delle loro difficoltà».

Sta dicendo che i cantieri non sono la causa delle difficoltà che hanno vissuto i commercianti?
«E’ evidente che hanno prodotto disagi ma è sbagliato parlare di desertificazione».

In alcuni casi i cantieri hanno coperto le vetrine.
«A parte che è stato realizzato un sistema di informazioni, non dobbiamo dimenticare che il centro ha sempre continuato a essere luogo di eventi, i flussi di persone non sono mancati. Un caso in cui i lavori hanno inciso pesantemente è stato San Vittore dove comunque siamo riusciti a fare arrivare gli autobus».

Pensa che il Comune abbia sostenuto in modo adeguato gli esercenti?
«Non poteva fare di più, ha fatto tutto quello che il bilancio poteva consentire».

M4, le impressioni dai commercianti. Corso Europa: «Per noi fino al -30% di attività»

Corso Europa è stato il più tartassato dai cantieri M4. Traffico pubblico e privato bloccato, strada impraticabile e nascosta da alte paratie che hanno ridotto i marciapiedi a passaggi pedonali protetti e oscurato i negozi. Dal 2016 è iniziato un periodo molto duro per gli esercenti, alcuni hanno dovuto chiudere, altri hanno visto ridimensionata l’attività. I disagi sono stati di due tipi, quelli legati direttamente al cantiere e quelli indiretti.

Dei primi parla Rehun, che lavora in un’edicola proprio di fronte agli operai: «I lavori producono polvere che si deposita sui giornali e sulle riviste rendendole meno attraenti, ho così subito un danno nelle vendite. Ora andrà meglio? Non lo so, lo spero, il punto è che qui cambierà la circolazione dei mezzi pubblici di superficie, vedremo quale impatto avrà».

L’altro effetto si è riversato sugli esercizi commerciali, in particolare i bar: «La riduzione della clientela è stata pesante – spiega Marco, che lavora in un locale del corso –: siamo arrivati anche a meno 30%». Per altri esercizi il cantiere è stato fatale, alcuni hanno dovuto chiudere: «Hanno resistito i grandi marchi anche se la Timberland ha dovuto chiudere: per i piccoli è stata davvero dura resistere», spiega Luigi, dipendente di una boutique. La speranza comune è che la fermata M4 legata al nuovo assetto di Corso Europa – pavimentato e chiuso al traffico – possa rilanciare l’attività commerciale.

M4, le impressioni dei milanesi

di Edoardo Colzani, Onorio Ferrario e Daniela Marsile

Gloria Soragni
Gloria Soragni

«Ma chiude ancora troppo presto»

Gloria Soragni, 48 anni, impiegata

Abito vicino alla fermata Repetti. Il passaggio dei treni non è frequentissimo. Da buona milanese preferirei ogni 2 minuti, come la linea rossa. Inoltre, spesso e volentieri la M4 è chiusa e le informazioni sono poco chiare. La cosa che mi fa arrabbiare è che chiude presto, ovvero alle 21.00. Ciò crea un disagio a me, ma soprattutto ai fruitori dell’aeroporto di Linate. Speriamo che con l’apertura fino a San Babila le cose possano cambiare. Comunque ben venga l’arrivo fino in centro.

Tommaso Belli
Tommaso Belli

«Ora non fermiamo gli investimenti»

Tommaso Belli, 21 anni, studente

«Ritengo che il servizio dei mezzi pubblici a Milano, se rapportato ad altre città italiane, sia buono, ma credo che si investa poco rispetto quest’ambito. Infatti, so che i ritardi per l’apertura della linea metropolitana 4, sono stati dovuti alla mancanza di fondi. Inoltre credo che questa amministrazione non investa a sufficienza per migliorare i servizi di trasporto pubblico nelle periferie, che in alcune zone sono inesistenti».

 

Roberto Coletta
Roberto Coletta

«Troppo piccola per i viaggiatori»

Roberto Coletta, 65 anni, negoziante

«Credo che la nuova linea 4 della metropolitana, avrebbero dovuto farla passare per corso XX marzo che è sempre troppo trafficato e a volte pericoloso. Io comunque ho già avuto modo di prendere la linea blu per la parte che avevano già aperto, da Dateo a Linate, e devo dire che la mia sensazione è che sia troppo piccola. Penso che non ci sia sufficiente spazio se un domani dovesse accogliere tutti i viaggiatori che da Linate salgono con le valigie».

 

«Molto utile per i giovani fuorisede»

Nastasha Sturzo, 29 anni, impiegata

Sono d’accordissimo per la nuova apertura della M4. Sarà molto utile per i giovani che utilizzano solo i mezzi pubblici per spostarsi. Importantissima anche per i ragazzi fuori sede che prendono spesso i voli da Linate per rientrare a casa. Grazie alla metro si potrà agevolare questi ragazzi: con poco più di 2 euro arrivi direttamente in aeroporto senza dover spendere cifre esorbitanti per prendere taxi o uber. Spero che con questo nuovo collegamento fino in centro, ci siano più tratte da Linate per l’Italia e l’Europa.

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