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19. 05. 2024 15:45

Ci vediamo oltre l’orizzonte Ludovico Tersigni si racconta: «Scrivo. Ed è una storia d’amore»

L'attore, presentatore e scrittore presenta stasera al Mosso il suo romanzo

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Sapersi ascoltare, riconoscendo le proprie sfumature, così come le proprie passioni. Ludovico Tersigni si è sempre messo alla prova. Prima come attore, poi come conduttore, infine come scrittore. Il 30 aprile è uscito per Rizzoli il suo primo romanzo Ci vediamo oltre l’orizzonte che presenterà questa sera, a partire dalle 19.00, da Mosso, in via Angelo Mosso 3 (ingresso libero fino a esaurimento posti).

Ludovico Tersigni stasera al Mosso racconta il suo romanzo: «Le persone hanno un disperato bisogno di compiere un viaggio per ritrovare la propria dimensione interiore»

Lorenzo è il protagonista del tuo romanzo, si presenta come un personaggio dalla forte ambizione, tu ti sei mai ritrovato in questa descrizione?
«No, ma penso che l’ambizione sia quella di volere essere libero, in fondo. Lorenzo cerca di impadronirsi di strumenti quali denaro e status sociale per la libertà. Di viaggiare, di vivere. Ma da quegli stessi strumenti viene poi risucchiato, perdendo di vista l’obiettivo finale».

Il suo porto sicuro è Fuerteventura, il tuo?
«Quello rimarrà un segreto.

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Nel romanzo si trova la tematica del “perdersi per trovarsi”, dello yoga, di una connessione più vera con il proprio sé. Secondo te quanto, oggi, le persone hanno bisogno di compiere questo viaggio?
«Le persone hanno un disperato bisogno di compiere un viaggio, ciascuno il proprio, per rendersi conto di quanto sia importante ritrovare la propria dimensione interiore che con il perpetuo contatto dei social stiamo perdendo. Siamo sempre reperibili, online, sempre pronti a postare e commentare.

In questi anni ti abbiamo visto in tante e diverse vesti, quella dello scrittore come la senti addosso?
«Cerco di non identificarmi in nulla di preciso: attore, scrittore, scultore… yogin? È davvero così importante?»

Come è avvenuto il tuo incontro e poi l’innamoramento verso la scrittura?
«Scrivo da quando ho 14 anni, dopo altri 14, alla veneranda età dei 28 (scherza, ndr.) ho deciso di lanciarmi in questa folle avventura. È una storia d’amore che va avanti da un po’… e spero sia destinata a durare».

Cosa rappresenta per te, per la tua vita, per la tua carriera, l’uscita di questo romanzo?
«Un giro di boa. Continuerò a scrivere».

Stasera dalle 19.00
Mosso
Via Mosso, 3
Biglietti: ingresso libero fino a esaurimento posti

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