13.9 C
Milano
27. 04. 2024 18:21

Milano Cortina 2026, altre due opere rischiano di non essere pronte in tempo: quali sono

Altri lavori e altre opere in ritardo per le Olimpiadi 2026. Ma la cosa non sorprende affatto

Più letti

Spuntano altre due opere in Lombardia che rischiano di non essere pronte per l’inizio delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026: si tratta di due strade più piccole rispetto a quelle venete (le varianti di Cortina e di Longarone), ma ugualmente importanti. Ed ecco che, ancora una volta, non è stata rispettata la tabella di marcia. Scopriamo allora nel dettaglio di quali opere si tratta e perché secondo i tecnici sono ancora «in alto mare».

Milano Cortina 2026, due opere a rischio in Lombardia: quali sono

Si parla ancora di ritardi e questa volta non solo per quanto riguarda il capoluogo lombardo che, com’è ormai noto, è tutt’altro che in linea con i tempi per la costruzione di opere in vista di Milano Cortina 2026. La cosa però purtroppo non sorprende affatto.

Allargando infatti il discorso all’intera regione Lombardia, ci sono due strade che potrebbero non essere pronte per l’inizio delle Olimpiadi invernali che si terranno tra poco meno di 3 anni, ovvero:

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

  • La variante Trescore – Entratico della Strada Statale 42
  • La variante di Vercurago lungo la nuova Strada Lecco-Bergamo

Secondo gli esperti del settore queste due realizzazioni molto probabilmente vedranno la fine dei lavori solamente a olimpiadi iniziate. Basti pensare che della prima variante il progetto esecutivo non è ancora stato visto da nessuno. Motivo per cui è arrivata la richiesta di nominare un commissario straordinario da parte dei sindaci del territorio.

Milano Cortina 2026

La variante Trescore – Entratico della Strada Statale 42

«Stiamo chiedendo dall’autunno scorso che l’iter per la costruzione della variante sia affidato a un commissario: i nostri parlamentari hanno sollecitato il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Alessandro Morelli che ha avanzato la richiesta al Governo. Dalle informazioni in nostro possesso, pare che la nomina del commissario straordinario sia ormai vicina», afferma il sindaco di Trescore Danny Benedetti.

Il Comitato Statale 42 nel frattempo denuncia: «Siamo ancora senza progetto e di rinvio in rinvio sono già passati tre anni. Reperire le risorse economiche necessarie era la parte più complicata, adesso occorre concentrarsi e alla svelta» per arrivare in tempo in vista di Milano Cortina 2026.

Ha un’aria di sfida invece Mauro Bonomelli, consigliere provinciale delegato alla Viabilità: «Vedremo chi alla fine chi la spunterà. Di sicuro è interesse di tanti pendolari che percorrono ogni giorno la statale 42 che la variante sia ultimata nei tempi previsti. Siamo in costante contatto con Anas, da cui riceviamo rassicurazioni e conferme in merito al fatto che si sta lavorando al progetto definitivo. Ci conforta sapere che l’opera dovrà essere pronta per il 2026 e a questa scadenza nessuno vuole sottrarsi», conclude parlando di Milano Cortina 2026.

La variante di Vercurago lungo la nuova strada Lecco-Bergamo

Discorso non diverso per la seconda opera che potrebbe non essere finita per il giorno di inizio di Milano Cortina 2026. Lo scorso gennaio la deputata e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, Chiara Braga, aveva affermato: «Sulla Lecco-Bergamo e, in particolare, sulla variante di Vercurago, servono risposte concrete da parte del Governo e un atteggiamento ben diverso di Regione Lombardia, che fino a qui si è totalmente disinteressata della questione. Per questo ho depositato un’interrogazione al ministro Salvini, per segnalare il ritardo ormai preoccupante sulla progettazione esecutiva di un’opera attesa da molti anni da un territorio segnato da un cantiere infinito e da una serie di difficoltà che quotidianamente pagano i cittadini e le imprese del territorio»

«Il rischio reale – aveva continuato – è che non si rispetti non solo la tempistica prevista dalla Convenzione sottoscritta nel settembre 2021, ma nemmeno la scadenza fissata per le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Senza una effettiva progettazione esecutiva è impossibile quantificare le eventuali risorse aggiuntive che andranno reperite per far fronte all’aumento dei costi dei materiali e dell’energia».

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...