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26. 04. 2024 08:32

Milano Cortina 2026, tra 3 anni iniziano le Olimpiadi ma c’è ancora tanto (troppo) da fare

Attilio Fontana e Beppe Sala partecipano alla cerimonia dell'alzabandiera per celebrare i 3 anni che mancano all'inizio delle Olimpiadi. Il problema però è solo uno: Milano non è ancora pronta

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Non manca molto a Milano Cortina 2026: tra 3 anni esatti iniziano le Olimpiadi invernali, ma a che punto siamo con i lavori? No, non c’è nessuna buona notizia. Mentre oggi, lunedì 6 febbraio 2023, in Piazza Duomo, alle ore 10 in punto, si tiene la cerimonia dell’alzabandiera per celebrare il poco tempo che manca all’apertura dei Giochi Olimpici e Paralimpici, nel capoluogo lombardo la situazione non è delle migliori

Milano Cortina 2026: ancora troppi ritardi

Tra 3 anni esatti, a quest’ora, il capoluogo lombardo darà il via alle Olimpiadi. Oggi, 6 febbraio, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco Giuseppe Sala si riuniscono in Piazza Duomo per la cerimonia dell’alzabandiera. Il problema però è uno solo: i lavori per Milano Cortina 2026 sono davvero indietro. La tabella di marcia non è stata (e non sarà) rispettata come previsto.

A Cortina d’Ampezzo – splendida località sciistica sulle Dolomiti – e in altri posti del Nord Italia si terrà la maggior parte delle gare previste per questi Giochi Olimpici e Paralimpici. Invece Milano sarà il centro logistico dell’evento. Un evento così grande che, date appunto le sue dimensioni, richiede una preparazione molto lunga.

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In questo caso però, per il momento, i meneghini si stanno facendo trovare impreparati. Tra 3 anni esatti, per Milano Cortina 2026, arriveranno in città decine e decine di migliaia di persone, da ogni angolo del mondo. Atleti – insieme ai loro team e alle loro famiglie – delegazioni nazionali, capi di Stato, rappresentanti, ma anche giornalisti, personaggi televisivi, fan, spettatori, tifosi e chi più ne ha più ne metta.

Milano Cortina

Milano Cortina 2026, problemi e ritardi: Fontana aveva già messo le mani avanti

Le strutture e gli edifici per ospitarli in parte esistono già e in parte no. I progetti e gli iter per questo secondo gruppo erano partiti, in realtà, nel 2019, quando il Comitato Olimpico aveva deciso di assegnare a Milano e Cortina le Olimpiadi del 2026. Ma oggi, a distanza di tempo, non siamo per niente a buon punto.

Già a ottobre 2022 il governatore lombardo Attilio Fontana, parlando con i giornalisti durante un evento pubblico, aveva avvisato e messo le mani avanti: «Alcuni lavori rischiano di concludersi a ridosso dei Giochi». Ma non è finita qui.

Il presidente del Comitato olimpico italiano, Giovanni Malagò, aveva parlato addirittura di una «sfida contro il tempo». Insomma, parole e segnali tutt’altro che positivi e che oggi, a 3 anni precisi dal via delle Olimpiadi Milano Cortina 2026, sono tutt’altro che rassicuranti.

Milano Cortina 2026: le strutture da costruire a Milano (anche se in ritardo)

Le critiche più pesanti sono quelle mosse nei confronti di coloro che dovrebbero velocizzarsi nella messa a punto di strutture per ospitare tutte le persone che arriveranno per Milano Cortina 2026. L’opera più ingente di tutto il progetto è senza dubbio il Villaggio Olimpico, il quale però, ancora oggi, sarebbe in uno stato pessimo. Ci sembrano essere lì ancora i resti del vecchio scalo ferroviario di Porta Romana.

Entro tre anni questo spazio dovrà non solo ospitare oltre 1.000 posti letto, ma anche un parco e una stazione ferroviaria completamente nuova. Oltre al Villaggio, dovrà essere costruita una nuova area per l’hockey sul ghiaccio nel quartiere Santa Giulia (il PalaItalia) e dovrà essere ristrutturato il vecchio tendone del Palasharp.

Olimpiadi 2026: quali giochi si terranno a Milano

Milano per le Olimpiadi 2026 ospiterà l’hockey su ghiaccio, lo short track e il pattinaggio di figura. Nel Nord Italia invece ci saranno sci alpino, sci di fondo, sci freestyle, sci alpinismo, snowboard, bob, skeleton, slittino, salto con gli sci, curling, biathlon, combinata nordica, pattinaggio di velocità.

Si tratta, senza ombra di dubbio, di un importante impegno per il capoluogo lombardo: Milano, che sarà il cuore pulsante delle prossime Olimpiadi, riuscirà a non farsi cogliere impreparata? Lo scopriremo presto. Certo, per il momento, i presupposti sono tutt’altro che buoni.

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