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29. 04. 2024 07:40

MilanoSanremo, tutte le nuove sfumature di Mahmood in una Tuta gold: «Oro come corazza»

Da Sanremo Giovani al trionfo con Blanco, il cantautore racconta: «Il brano racconta la storia di un ragazzo preso dal flusso di ricordi su ciò che lo ha fatto stare bene in passato e cosa no». Venerdì 16 febbraio esce l’album Nei letti degli altri e a maggio sarà al Fabrique

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Dopo aver vinto per due volte la kermesse, nel 2019 con Soldi (quattro volte platino) e nel 2022 con Brividi (sette volte) con Blanco, Mahmood tenta l’impresa impossibile con una nuova partecipazione al Festival di Sanremo, condita di sonorità e sperimentazioni dal sapore internazionale. Il brano anticipa l’arrivo di un nuovo album, in uscita venerdì 16 febbraio per Island Records e Universal Music Italia, dal titolo Nei letti degli altri. Ma i milanesi hanno avuto già qualche assaggio nelle scorse settimane.

Dopo il trionfo con Blanco il ritorno di Mahmood all’Ariston: «Le frasi apparse a Milano sono versi dei brani che usciranno presto. Non erano posti a caso, ma quelli che ho più a cuore. Via Melzo, NoLo, Gratosoglio, Navigli, dove ho passato tanto della mia storia»

Raccontaci di questo spoiler.
«In diversi punti della città, ma anche Roma e Napoli, sono apparsi dei materassi con alcune scritte. Così ho voluto anticipare il tema dell’album, vivendolo come un gioco. Le frasi apparse sono versi dei brani che usciranno presto. Non erano posti a caso, ma quelli che ho più a cuore. Via Melzo, NoLo, Gratosoglio, Navigli, dove ho passato tanto della mia storia».

Nei letti degli altri. Un titolo che incuriosisce.
«Per me il letto rimane il luogo in cui penso tanto ed esorcizzo tanti demoni, emotivamente sento di essere cambiato molto grazie a questi pensieri di autoanalisi, tutti riversati in questo disco, insieme a tutti i lati delle persone conosciute lungo il mio percorso».

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In cosa ti senti cambiato?
«Nel corso degli ultimi due anni e mezzo ho cambiato molto la gestione dei rapporti, perché la vita mi ha posto davanti a tanti cambiamenti. Ho dovuto cambiare tre case nel giro di pochi mesi, sono passato dal letto del mio primo appartamento in affitto al letto di casa di mia madre. Questi sono stati passaggi importanti per me, mi hanno segnato e li racconto tutti nel disco nuovo».

Da qui hai scelto il brano giusto per la gara.
«Tuta gold rappresenta pienamente il mood di questo disco. L’occasione giusta per far conoscere al meglio tutto il lavoro fatto in questi ultimi due anni e mezzo era Sanremo, il luogo in cui sono sempre felice di tornare e il palco migliore tra tutti per far conoscere al pubblico nuova musica».

Come lo spiegheresti?
«Un viaggio tra presente e passato. L’ho scritta dopo quattro giorni passati a Berlino, in cui tra i mille pensieri nella testa c’erano quelli di una relazione passata, quasi adolescenziale, i momenti probabilmente più difficili della mia vita passata, ma che mi hanno fortificato. Tuta gold rappresenta tutta quella maturità emotiva che questo disco mi ha regalato».

Quindi, è autobiografica.
«Racconta la storia di un ragazzo preso dal flusso di ricordi su ciò lo ha fatto stare bene in passato e cosa no. Un bilancio schietto e sincero delle sue esperienze. Quella tuta gold che indossa lo ha reso più forte».

Chi ti ha accompagnato alla scrittura?
«Jacopo Angelo Ettorre, Francesco Catitti mentre la produzione è a cura di Madfingerz e Katoo. Un team straordinario che mi sento di ringraziare per aver capito tutte le mie intenzioni».

Nella canzone citi, nuovamente, tuo padre.
«Ne parlo perché certe ferite le ho superate, non perché sono ancora vive. Nel brano ci sono anche riferimenti a chi mi ha fatto male fisico, ero un adolescente. Oggi li vivo come ricordi che non fanno più male».

Come per il singolo Cocktail d’amore, l’artwork del disco vede all’opera Frederik Heyman.
«Collaborare con un visual artist e fotografo di tale caratura è stato illuminante. Il suo immaginario surreale creato con l’ausilio della tecnologia 3D mi ha permesso di dare forza a una immagine che avevo nella testa e che lui ha dato forma».

Nella tua Milano si concluderà il tour primaverile.
«E sarà un tour europeo, che partirà il prossimo 4 aprile in Lussemburgo. Il 17 e 18 maggio sarò al Fabrique, a casa, per riabbracciare il mio pubblico. Saranno dei live speciali perché saranno le mie prime volte qui».

Questa sera omaggi le tue origini sarde.
«Mi esibirò con Come è profondo il mare di Lucio Dalla, insieme ai Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu, gruppo storico di canto a tenore proveniente dalla provincia di Nuoro. Sono quattro voci maschili soliste che contribuiscono alla diffusione e alla custodia del canto tradizionale sardo e ci tengo a dare loro questo spazio così importante».

Ti senti favorito per la vittoria?
«Avendolo già vinto vivo come inevitabile essere tra i candidati, ma per me questa settimana sanremese rimane solo un modo per crescere e di mostrare agli altri quando effettivamente lo abbia fatto. Nulla di più, poi se arriverà altro sarò pronto ad accoglierlo. E poi se vinco di nuovo mi tireranno i pomodori!».

Quale sarà la tua Milano al ritorno del Festival?
«Quella di prima, ma con la voglia di rimettermi in moto tornando a viverla di più. Le settimane precedenti al Festival le ho passate a casa, per riposarmi. Prometto di viverla di più».

IN GARA CON
Tuta gold

COVER
Come è profondo il mare (Lucio Dalla) con i Tenores di Bitti

A MILANO
Venerdì 17 e sabato 18 maggio alle 21.00
Fabrique
Via Fantoli, 9
Biglietti: da 49 euro
su ticketone.it

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