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07. 10. 2024 09:30

Alla scoperta del nuovo Centroparco di Segrate: un’oasi verde a due passi da Milano

A firmare il progetto è stato l'architetto danese Marshall Blecher dello Studio MAST di Copenaghen. Ma come sarà? Scopriamolo subito

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Si chiama Oasis l’ambizioso progetto di riqualificazione che darà una nuova vita alla sponda sud del lago del nuovo Centroparco di Segrate, nell’hinterland milanese. L’idea, firmata dall’architetto danese Marshall Blecher dello Studio MAST di Copenaghen, piace già a tutti quanti. Quando l’opera sarà completata infatti milanesi e non potranno godersi un buon caffè in un bar vista lago, attraversare passerelle in legno immerse nella vegetazione e persino noleggiare barche elettriche per fare delle escursioni in compagnia.

Nuovo Centroparco di Segrate: come sarà?

La caratteristica particolare di questo nuovo Centroparco di Segrate sarà una e ben precisa: l’intera area sarà totalmente immersa nella natura. Si potranno vedere inoltre, tra le altre cose, che l’arcipelago di oasi galleggianti verranno realizzate con materiali ecocompatibili e saranno ancorate sul fondo del lago. È prevista inoltre la presenza di piante autoctone, sia terrestri che acquatiche, capaci di svilupparsi velocemente in tutta l’area.

L’obiettivo è quello di creare un angolo verde dedicato a persone di tutte l’età, a due passi da Milano. Non mancheranno aree giochi per i più piccoli nè percorsi pedonali e ciclabili. Il nuovo Centroparco di Segrate nasce, cresce e si sviluppa infatti con lo scopo di diventare il cuore pulsante (e verde) di questo comune situato nell’hinterland meneghino.

Nuovo Centroparco di Segrate: le parole del sindaco

Il sindaco di Segrate Paolo Micheli sostiene che «questo progetto rappresenta un ulteriore salto di qualità verso la realizzazione della nostra oasi verde cittadina: quel centro città che Segrate non ha mai avuto. Una grande piazza verde, luogo di incontro, natura, sport e socialità, in grado finalmente di unire anche fisicamente i nostri quartieri e parchi».

Oasis permetterà infatti di «percorrere il lungo lago sulla sponda sud, finora la meno accessibile, e di iniziare a utilizzare anche il lago in maniera programmata, regolamentata e diffusa. Fino ad oggi infatti l’acqua non era ancora diventata parte integrante di questa visione. Così completeremo il puzzle».

Centroparco di Segrate

«Nello sviluppo del Centroparco il pubblico e il privato collaborano ormai da oltre 30 anni in maniera molto stretta e proficua», afferma invece il vicesindaco e assessore al Territorio, Francesco Di Chio. «Una formula vincente senza la quale non esisterebbe questo nostro bellissimo parco comunale, nato da un’ex cava».

E ancora: «Per proseguire nello sviluppo, nell’ampliamento e nella rinaturalizzazione di questo straordinario luogo di relax è necessario anche l’apporto di imprenditori lungimiranti che ne intuiscano le potenzialità e ne sappiano sfruttare gli aspetti sociali, naturalistici e sportivi. Noi – conclude infine Di Chio – siamo pronti a fare la nostra parte per consegnare ai segratesi nel giro di pochi anni un parco d’eccellenza, in grado di soddisfare tutte le esigenze».

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