Sono ancora incerti i tempi di realizzazione del centro commerciale di Segrate, il Westfield, il più grande mall d’Europa che avrebbe dovuto aprire a fine 2022. Così non sarà e non si sa ancora con certezza quando l’inaugurazione arriverà. Quello che sta accadendo ora sono i lavori della viabilità attorno al centro commerciale stesso.
Centro commerciale di Segrate, quando ci sarà l’inaugurazione?
Il sindaco di Segrate, Paolo Micheli, non è preoccupato. Il progetto Westfield è lì, la multinazionale Unibail-Rodamco-Westfield per ora ha mantenuto i suoi impegni e quindi non c’è nessun allarme. Rimane, però, da chiedersi quando il centro commerciale a Segrate vedrà la sua luce. Perché in un primo momento si era parlato di fine 2022 ma i tempi, ormai, sembrano essere troppo stretti per poter rispettare questa scadenza. E tra le righe questo è quello che è emerso a margine dell’incontro pubblico promosso per illustrare il progetto della Metro 4 e il suo sviluppo fino a Segrate.
Westfield, i tempi di realizzazione
La pandemia prima e la guerra russa ucraina adesso non hanno facilitato la macchina organizzativa ed è chiaro che il commercio mondiale, in un futuro prossimo, si troverà davanti a sfide inedite, la globalizzazione sembra essere andata definitivamente in soffitta. Però, ad oggi, pare che il centro commerciale a Segrate ancora si farà, tanto che sta andando avanti il progetto di completare i segmenti che permetterebbero di mettere a terra sia l’intera Interconnessione fra TEEM e Tangenziale Est sia gli ulteriori connessioni del progetto era stato assegnato dalla Regione al Gruppo internazionale di Westfield che, a fine 2022, avrebbe dovuto aprire. Ad aprile 2020 l’operatore aveva ufficializzato il rinvio causa Coronavirus ma i lavori sono comunque proseguiti, con l’avanzamento delle opere che ha riguardato soltanto il tratto del Raccordo TEEM-Tangenziale Est assegnato a Milano Serravalle. I progetti riguardanti la viabilità speciale saranno rispettati, con tanto di Metropolitana 4 di Milano che dovrebbe raggiungere il comune di Segrate (costo dell’opera pari a 2,5 milioni di euro, finanziato al 50% da fondi europei). Una grande occasione per Segrate, ma per tutta l’aria dell’hinterland milanese.