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11. 05. 2024 13:41

Il progetto di Regione Lombardia per ridurre le liste d’attesa nella sanità pubblica: sarà la volta buona?

Approvata la delibera che contiene indicazioni alle aziende per aumentare le prestazioni ambulatoriali e di ricovero attraverso l’erogazione di prestazioni aggiuntive

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È ufficiale: la Regione Lombardia non solo ha deciso di stanziare altri 20 milioni di euro per ridurre i tempi di attesa nella sanità pubblica, ma ha anche approvato il progetto definitivo per la realizzazione del Cup, il Centro Unico di Prenotazione. La Giunta, presieduta dal governatore Attilio Fontana, ha approvato ieri la delibera. Arriverà dunque presto il momento in cui potremmo dire addio ai mesi e mesi di attesa per fare una visita non privata?

Regione Lombardia e sanità pubblica: la delibera

L’ok alla delibera è arrivato ieri, lunedì 26 giugno 2023, dalla Regione Lombardia. Questa, proposta dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso, prevede un’integrazione da 20 milioni euro del piano operativo regionale per il contenimento dei tempi di attesa. In questo modo lo stanziamento totale, a favore dei piani presentati dalle ATS, arriva a quota 81 milioni. Sul totale, 46.372.000 euro sono destinati agli erogatori pubblici e 34.628.000 euro ai privati accreditati.

La delibera approvata ieri contiene indicazioni alle aziende per aumentare le prestazioni ambulatoriali e di ricovero attraverso l’erogazione di prestazioni aggiuntive e fornisce importanti indicazioni sull’appropriatezza prescrittiva in radiologia e medicina nucleare. Ed ancora, il 10% delle prestazioni di diagnostica è finalizzata alla quota screening aggiuntiva che ogni ente dovrà effettuare entro fine anno. Nell’atto sono contenute anche indicazioni operative per la gestione delle agende con l’obiettivo di renderle uniformi e omogenee tra i vari enti.

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Sanità pubblica, Sanità in Lombardia

Regione Lombardia vuole superare il problema dei cosiddetti ‘no-show’ (ovvero i pazienti che non si presentano a visita) che nei primi 4 mesi del 2023 ammontano a 1.457.429, quasi il 23% delle prestazioni prenotate. Lo farà attraverso l’aumento delle prenotazioni che si aggiungeranno alla normale disponibilità. Le strutture sanitarie dovranno poi impegnarsi a pubblicare tempestivamente i referti sul Fascicolo Sanitario Elettronico entro 24 ore dalla loro produzione (almeno il 95%) e raggiungere l’80% delle prescrizioni ambulatoriali effettuate da parte dei propri specialisti in forma dematerializzata entro la fine del 2023.

Analizzando i numeri delle prestazioni erogate nei primi mesi dell’anno (gennaio-maggio) è evidente l’incremento di visite ed esami nelle classi di priorità B (10 giorni) e D (30 giorni), soprattutto da parte degli enti pubblici. Prendendo in esame il periodo gennaio – maggio 2019 e il periodo gennaio maggio 2023 per la classe di priorità B, grazie ai provvedimenti della Giunta regionale, sono stati erogati 101.577 esami e visite in più nel 2023, corrispondenti a un aumento del 41% di prestazioni. Per la classi di priorità D (30 giorni) la differenza nello stesso periodo tra il 2019 e 2023 fa registrare un aumento di 136.942 tra esami e visite, che vale il 24% in più.

Cos’è il Cup

Con un’altra delibera, proposta sempre dall’assessore Bertolaso, la Giunta ha dato l’ok anche al progetto definitivo per la realizzazione del Centro Unico di Prenotazione regionale in cui confluiranno le agende delle strutture pubbliche e private. Una volta in essere, prevede un insieme di strumenti applicativi per la gestione centralizzata della programmazione e dell’offerta ambulatoriale. Definita quindi l’offerta tecnica, la Direzione Generale Welfare di Regione dovrà incaricare ARIA S.p.A. per la realizzazione del progetto definito affinché diventi operativo.

«Un provvedimento davvero molto importante che vuole andare a incidere concretamente sulla facilitazione dell’accesso alle prenotazioni da parte dei cittadini. Anche in questo modo cerchiamo di rendere più semplice il ‘dialogo’ tra chi necessita di una visita o di un esame e la struttura che deve offrirla». Questo il commento di Bertolaso.

I tempi di attesa nella sanità pubblica si ridurranno davvero?

La domanda che sorge spontanea a questo punto è una sola: davvero i tempi per fare una visita con la sanità pubblica regionale si ridurranno? Sulla carta, al momento, sembra proprio di sì. Sembra che, considerate le recenti decisioni della Giunta, le attese potranno essere ridotte. Questo però, appunto, sulla carta. Staremo a vedere se le promesse si trasformeranno in atti (che potrebbero rendere davvero più contenti i cittadini lombardi). Insomma, lo scopriremo presto.

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