Scende in campo anche la politica nazionale attorno alla questione legata ai tagli previsti al tempo pieno nella scuola primaria. A farsi portavoce della questione, con un’interrogazione parlamentare, è stata Lia Quartapelle, esponente del Partito Democratico, che rivolgendosi al Ministro dell’Istruzione ha detto: “L’organico delle scuole primarie sulle classi a tempo pieno per la città e la provincia di Milano è in contrazione rispetto all’anno precedente, come denunciato da 43 dirigenti scolastici di Milano e Provincia; ciò causa la mancata autorizzazione di nuove classi nonostante le richieste delle famiglie, anche quando vi sono alunni DVA tra gli iscritti (che hanno bisogno di maggiori tutele e classi di massimo 22 studenti), con conseguente smistamento in altri plessi dello stesso Istituto Comprensivo. Per razionalizzare le risorse in contrazione (a cui vanno aggiunti 14 collaboratori scolastici in meno) e anche a causa del calo di iscritti, a Milano le classi attivate saranno 115 in meno rispetto allo scorso anno scolastico. Con questi tagli di organico non sarà possibile soddisfare la domanda per il tempo pieno, che si attesta al 98% delle famiglie, in quanto rischiano di essere frequenti riduzioni di orario. – La qualità dell’istruzione dell’obbligo sarà inevitabilmente più bassa, anche dato che l’organico di potenziamento rischia di essere utilizzato solo per avvicinarsi al raggiungimento delle 40 ore, non riuscendo a cogliere l’opportunità di rendere le classe più piccole e offrire un’istruzione innovativa agli alunni. Questo implicherà anche una riduzione delle ore di compresenza, senza le quali non vi sono i numeri legali per uscite extra scolastiche e laboratori, strumenti fondamentali per una didattica non solo frontale, che è urgente per recuperare i ritardi di apprendimento causati dall’emergenza COVID. Questi cambiamenti rendono estremamente improbabile il raggiungimento degli obiettivi del Progetto PNRR – Scuola 4.0. In un periodo di crisi della natalità, diventa ancor più fondamentale supportare le famiglie, specialmente in una città come Milano in cui il costo della vita, così come il costo di attività pomeridiane per tenere impegnati i bambini vista la riduzione delle ore scolastiche settimanali, rende spesso inevitabile che entrambi i genitori lavorino; Quali misure intenda il governo attuare per andare incontro alle richieste dei genitori e dei dirigenti scolastici milanesi”.
Scuola, la situazione
Scuola, l’Istituto I.C.S. Cardarelli Massaua Scrosati
“Capofila delle richieste è l’Istituto I.C.S. Cardarelli Massaua Scrosati, Comprensivo di periferia. La comunità scolastica, con il Dirigente, i docenti e le famiglie, già in prima linea lo scorso anno per lo stesso motivo, si sta mobilitando per opporsi alla logica dei tagli e della riduzione dell’organico ed ha organizzato una marcia con arrivo al Provveditorato di Via Soderini n.24 per giovedì 25.5.23 ore 11″, è stato anche annunciato.
