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26. 04. 2024 23:31

Milano ricorda Manzoni a 150 anni dalla morte. Mattarella e Sala: «Padre della nostra patria»

Il 22 maggio 1873 moriva uno dei più grandi scrittori milanesi. Il presidente della Repubblica a Milano per rendergli omaggio

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Si celebra la ricorrenza dei centocinquant’anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni (22 maggio 1873-2023) e Milano rende omaggio al grande poeta e scrittore meneghino con un ricco programma culturale e artistico nella suggestiva cornice del luogo simbolo della città nel mondo: il Duomo. Proprio questa mattina inoltre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato nel capoluogo lombardo, in visita al Famedio, e nel pomeriggio andrà a Casa Manzoni.

Manzoni
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Milano ricorda Alessandro Manzoni: gli eventi di oggi

Oggi, alle ore 12, al Famedio del Cimitero Monumentale, alla presenza di Mattarella, si è tenuta la deposizione di una corona presso il Monumento funebre di Alessandro Manzoni. Presenti la vicesindaco Anna Scavuzzo, i componenti della Commissione per le Onoranze al Famedio, la Presidente del Consiglio Comunale Elena Buscemi, l’assessora ai Servizi Civici Gaia Romani e l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.

Poco dopo Mattarella è stato raggiunto anche dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala. All’interno del Famedio, dove il Capo dello Stato si è trattenuto circa 20 minuti, si trovano sepolti solo otto personaggi illustri. Dal 2021 c’è anche la ballerina Carla Fracci.

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Mattarella e Sala celebrano i 150 anni dalla morte di Manzoni

Nel pomeriggio invece, alle ore 16, il Capo dello Stato si è recato alla Casa Manzoni, in via Gerolamo Morone, 1. A eseguire l’inno nazionale in cortile è stata la Civica Orchestra di Fiati. Nella Sala Rossa, insieme a una delegazione di studenti che frequentano due istituti milanesi intitolati a Manzoni, anche il sindaco di Milano Beppe Sala, il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il presidente di Casa Manzoni Angelo Stella.

Manzoni, le parole di Mattarella

«Con questa cerimonia vogliamo rendere testimonianza di quanto l’Italia gli sia debitrice, in termini di pensiero, di produzione letteraria, di esempio morale, di evoluzione della lingua. E’ stato uno degli spiriti più nobili del nostro Ottocento, protagonista del Romanticismo e del Risorgimento italiano. Definito, a ragione, il padre del romanzo italiano e maestro indiscusso di tante generazioni di letterati e di patrioti», ha dichiarato Mattarella definendolo come «un padre della nostra patria».

Manzoni, le parole di Sala

«Caro Presidente Mattarella, la sua visita di oggi per partecipare alle celebrazioni per Alessandro Manzoni suggella la sua grande amicizia verso Milano. Un sentimento che ci gratifica, perché poche altre personalità nella storia repubblicana hanno incarnato la saggezza, lo spirito civico, e l’impegno per il bene comune come Lei.

Negli ultimi otto anni e mezzo la sua guida ha dato sicurezza e stabilità all’Italia, un beneficio avvertito con intensità tra i nostri concittadini, come testimoniano le ovazioni della Scala. Ogni anno la sua partecipazione al compleanno di Milano, Sant’Ambrogio, inietta ancora più energia in attività che diffondono lavoro, ricchezza e cultura a vantaggio della Repubblica.

Milano da secoli coltiva l’ambizione di spingere il progresso e l’innovazione a beneficio del popolo italiano, proprio come ha fatto Manzoni diffondendo la nostra lingua con i “Promessi Sposi”. L’apice creativo di un genio, che ha scritto la storia della letteratura italiana e mondiale, e ha dato un enorme contributo alla costruzione culturale e sociale dell’Italia.  Milano ha dedicato un lungo ciclo di incontri, convegni, mostre e rappresentazioni al 150esimo anniversario della scomparsa di questo padre della Patria.

Una festa di popolo che celebra il genio di Alessandro Manzoni coinvolgendo le migliori energie culturali, universitarie e artistiche di Milano, e che ha come cuore pulsante proprio questo luogo.  La giornata di oggi è il vertice di un programma che accompagnerà tutto il 2023 di Milano, per diffondere con ancora più forza la preziosa eredità di Manzoni tra i nostri concittadini.

Grazie davvero al Centro Nazionale di Studi Manzoniani, al suo presidente onorario Bazoli e al suo presidente Stella per aver allestito celebrazioni, in sinergia col Comune e con numerose istituzioni culturali cittadine, che mettono in evidenza la contemporaneità di Manzoni.

Sfogliare i Promessi Sposi ancora oggi ci indica come affrontare la nostra convivenza civile. Manzoni, cattolico devoto, sarà sempre un punto di riferimento per la sua capacità di infondere speranza nella Provvidenza conciliando fede e ragione, i due concetti che definiscono l’umanità. Una visione alla base dei valori dello spirito ambrosiano e della Costituzione repubblicana: la libertà, la solidarietà e la giustizia.

Milano è orgogliosa di aver ospitato questo padre della Patria, un sentimento avvertito con ancora più intensità da chi transita sotto la statua di Manzoni in piazza San Fedele. Un luogo sul quale si affaccia Palazzo Marino, la casa delle e dei milanesi, che ogni giorno prova a realizzare la città libera, laboriosa, solidale e generosa auspicata dal Manzoni, per il bene della nostra comunità e di tutto il Paese.  Viva Manzoni, viva l’Italia!»

Sala

Il Maggio Manzoniano

All’inizio del mese è partito il “Maggio Manzoniano”, una straordinaria iniziativa che fino al 31 maggio, dal lunedì al venerdì, dalle 18.45 alle 20.00 circa, porta sotto le volte del Duomo di Milano la lettura di trentotto capitoli in diciassette serate dell’opera più conosciuta di Manzoni: I Promessi Sposi.

Manzoni, il concerto in Duomo

E quale luogo più simbolico per ospitare questo percorso narrativo se non la Cattedrale? Quell’“ottava meraviglia” davanti alla quale Renzo, appena giunto nella capitale meneghina in una sera d’autunno del 1628, si ferma a contemplare, anche se solo da lontano, la maestosità e bellezza “di quella gran macchina sola sul piano, come se, non di mezzo a una città ma sorgesse in un deserto”.

Nel giorno esatto in cui ricorre la scomparsa di Alessandro Manzoni, lunedì 22 maggio, tra le navate del Duomo, la lettura dei Promessi Sposi sarà seguita da una speciale esecuzione del Requiem di Giuseppe Verdi con l’Orchestra Sinfonica di Milano diretta dal Maestro Riccardo Frezza. Questo assoluto capolavoro della musica sacra fu composto da Verdi nel 1874 per rendere omaggio all’insigne poeta e scrittore nel primo anniversario della sua scomparsa.

Il concerto è organizzato e promosso dal Comitato milanese dell’Istituto Nazionale per la storia del Risorgimento in Italia con la partecipazione della Veneranda Fabbrica del Duomo, dell’Orchestra Sinfonica di Milano e realizzato grazie al sostegno dello sponsor la Fondazione Per Milano. L’evento, inoltre, sarà trasmesso su Classica HD (Sky, Canale 136) il 29 maggio.

L’occasione. «Così come per Dante, nel 2021, la Cattedrale accoglie idealmente la parola di Manzoni per offrire a tutti una lettura dei Promessi sposi godibile e attuale», afferma Mons. Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano. «In questa cornice, l’ethos di Milano vive della riscoperta del testo manzoniano e dell’intera opera come testimonianza di un credente che ha passato diverse fasi di cercatore di Dio».

Gli eventi in Duomo, compreso il concerto, sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria in prossimità degli eventi sul sito ufficiale duomomilano.it. Per la lettura in Piazza San Fedele l’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

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