Il tema della sicurezza a Milano protagonista di “Cose in Comune”, la diretta Instagram con cui il sindaco Beppe Sala si confronta con i cittadini su svariati temi. Insieme al primo cittadino era presenta anche Franco Gabrielli, nuovo delegato alla sicurezza del Comune di Milano. Insieme, Sala e Gabrielli hanno affrontato lo spinoso tema che negli ultimi mesi è stato centrale nella cronaca meneghina, rispondendo alle domande dei cittadini.
Sicurezza a Milano, un tema sempre attuale
«Nel 2009 ho fatto il direttore generale del Comune – esordisce Sala -, si era in una fase quasi pre-social e si facevano parecchi sondaggi per sondare gli umori. Indovinate quale era il problema numero uno per tanti cittadini? La sicurezza. Oggi c’è più enfatizzazione, viviamo in un mondo più complesso e le città sono più complesse, ma il tema c’è sempre stato. Il diritto alla sicurezza è fondamentale per i cittadini, siamo qua per ascoltare le critiche, ma non accetto che mi si accusi di aver sottovalutato la cosa. Dobbiamo fare di più e siamo qui per fare di più».
Sicurezza a Milano, le parole di Gabrielli
«Milano è la città italiana che più è più proiettata nella dimensione internazionale, ma è anche una realtà radicata nei valori che caratterizzano questo paese – dice Gabrielli -. Ho accettato la sfida proposta dal sindaco ma ci tengo a precisare che il tema sicurezza non dipende tutto da lui, attribuirgli gli indici di delittuosità non è corretto. La città si evolve e bisogna accompagnare questa evoluzione, i cittadini vogliono una presenza riconosciuta e riconoscibile quando si parla di forze dell’ordine. A fine giugno presenteremo il piano di riorganizzazione della polizia locale».
Sicurezza a Milano, obiettivi futuri
«Entro il 2026 avremo 500 vigili in più in strada e nei quartieri – ha aggiunto Sala -. Al momento di notte abbiamo in giro solo cinque pattuglie e non va bene. Più forze dell’ordine in metro? Il problema è sempre quello, avere il personale a disposizione. Il fenomeno delle baby gang? Negli anni sono diminuiti omicidi e furti negli appartamenti, ma sono aumentati i reati di strada. Come mi ha detto il questore, in questi casi su dieci arrestati ce n’è al massimo uno che passa una notte in galera. Se chi delinque rischia poco questo diventa un grande guaio per la città. Siamo consapevoli di tutte le problematiche, c’è un percorso in atto, abbiamo tutto il tempo di portarlo a termine».
