La svolta che tutti si auspicano, un tavolo di confronto su Area B, potrebbe essere l’arma per placare la ribellione di una città che fatica a digerire un provvedimento del genere. Ben inteso, lungi da noi dare giudizi sul fatto se sia o meno una scelta vincente quella di introdurre l’Area B a Milano, ma analizzando solamente i fatti pare che, forse, questa possa essere stata la più canonica delle «zappe sui piedi» della Giunta guidata dal Sindaco Beppe Sala. Che, però, ora ha la possibilità di rimediare e far diventare una scelta molto impopolare… un po’ meno impopolare.
Ben venga il tavolo di confronto su Area B, ma il problema è stato creato prima
Ben venga dunque il tavolo di confronto su Area B, ma il problema è stato creato prima. E la scelta, da molto impopolare, non potrà mai divenire popolare o comunque digeribile dalla cittadinanza. Il danno è stato fatto e, giustamente, anche il Sindaco tira dritto sulla linea tracciata. D’altronde in politica, quando prendi una decisione è anche giusto proseguire sulla stessa e portare avanti le proprie convinzioni.
Sedersi ad un tavolo e decidere tutti assieme, davvero è impossibile?
Rimane da chiedersi, in questo carrozzone che è la politica italiana, se sia davvero impossibile sedersi ad un tavolo e decidere tutti assieme in via preventiva. Ditemi, è davvero così difficile pensare che chi ha idee diverse dalla tua possa darti solo indicazioni sbagliate? E dall’altra parte, non ascoltare l’opposizione davvero è sempre un vantaggio, perché metterebbero solo i bastoni tra le ruote. In tutto questo, la domanda delle domande: ma a qualcuno interessa cosa ne pensano i cittadini? Ai posteri l’ardua sentenza e il dare risposte: sicuramente su Area B, un po’ meno sul mio ultimo quesito.