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08. 05. 2024 15:25

“Non sei sola. Lasciati aiutare”: il progetto di McDonald’s contro la violenza sulle donne

Arriva anche a Milano il progetto a sostegno del numero antiviolenza 1522 in tutti i 71 ristoranti dell’area metropolitana

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Conoscere come potersi salvare concretamente è il primo passo per sfuggire alla violenza. Questo è l’obiettivo di Non sei sola. Lasciati aiutare, l’iniziativa lanciata da McDonald’s, in collaborazione con Città metropolitana di Milano, che vuole rendere noti il più possibile gli strumenti a supporto delle donne vittime di violenza. Per questo, all’interno dei servizi igienici femminili di tutti e 71 i ristoranti McDonald’s dell’area metropolitana, saranno affissi degli adesivi che ricordano il numero nazionale gratuito antiviolenza 1522 e un QR code che rimanda al centro antiviolenza più vicino.

“Non sei sola. Lasciati aiutare”: McDonald’s contro la violenza sulle donne

«L’iniziativa è importante perché partecipano vari attori, ma in un processo fluido e veloce – spiega a Mi-Tomorrow Delia Ciccarelli, Corporate Relations Director di McDonald’s Italia – anche un gesto semplice ma concreto come quello di affiggere un adesivo nei nostri ristoranti di Milano e provincia può avere un grande impatto. Come azienda presente su tutto il territorio italiano e con oltre un milione di clienti ogni giorno, abbiamo la responsabilità e il dovere di supportare queste attività e giocare un ruolo importante nel comunicare temi così urgenti».

Il 1522 è un aiuto fondamentale per chi subisce violenza, ma anche per chi conosce situazioni o persone vittime di abusi ma non sa come poter dare una mano. Il Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking è finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità̀ presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e gestito dal 2020 dall’associazione Differenza Donna che tutti i giorni, 24 ore su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno alle donne vittime di abusi fisici e psicologici.

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L’iniziativa Non sei sola. Lasciati aiutare ha come obiettivo quello di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto alla violenza dentro e fuori le mura domestiche. Guardando solo alla città di Milano, si registrano da 100 a oltre 130 casi al mese: «McDonald’s Italia vuole essere un vero e proprio media e amplificatore dell’iniziativa – chiosa Ciccarelli – per le 100mila persone al giorno che vengono da noi ma non solo. Il progetto è stato presentato già a Roma dove ha avuto un riscontro particolarmente positivo. Dopo Milano, l’obiettivo è farlo arrivare negli altri nostri ristoranti in tutta Italia».

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«Quest’iniziativa è importante se si pensa a quanti giovani e persone di diverse culture e provenienze frequentano i ristoranti McDonald’s. Raggiungere le donne e le ragazze, così vuol dire anche salvare loro la vita», spiega Elisa Ercoli, presidentessa dell’Associazione Differenza Donna.

Perché è importante questa collaborazione?
«La campagna di McDonald’s per la diffusione del numero 1522 è un concreto aiuto alle donne. Ci consente di agire appunto su una fascia d’età per noi importantissima quella dei giovanissimi, spesso sono proprio loro a subire o ad assistere a violenze domestiche. Il salto che dobbiamo fare è culturale, noi viviamo in una società purtroppo ancora patriarcale e troppo spesso si tende a banalizzare gli episodi di violenza e a spostare sulla vittima la responsabilità di questa grave violazione dei diritti umani».

Cosa conta far capire alle donne che sono vittime di violenza?
«Noi riusciamo a vedere solo un 10% della violenza che gli uomini fanno contro le donne, il fenomeno è ancora sommerso. Non basta dire alle donne “denunciate”, ma è necessario far capire come possono venirne fuori se chiedono aiuto e decidono di denunciare, quali sono i percorsi possibili. Le donne prima di fare questo passo devono sapere se e come verranno protette, quali saranno i loro diritti, come ad esempio quello di avere un tetto sulla testa per loro e i loro figli».

I numeri del 1522 fanno capire molto.
«Oggi riceviamo in media 150-200 chiamate al giorno a livello nazionale e il 25 novembre, nella giornata contro la violenza sulle donne, diventano quasi mille perché il 1522 diventa più accessibile e noto a tutti. Per questo è importante spiegare bene come accedervi e che le donne possono chiamare in totale anonimato. Il punto di forza di questo servizio è che le operatrici sono preparate per capire subito il rischio che corrono le donne che chiedono aiuto ed è quindi uno strumento da diffondere il più possibile».

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Cosa è emerso sul tema violenza sulle donne nel post pandemia?
«Dalla rete antiviolenza del Comune di Milano risulta che la pandemia e il post pandemia hanno fatto esplodere situazioni sommerse e per questo è importante trovare nuovi strumenti per far sapere alle donne che non sono sole. L’iniziativa Non sei sola. Lasciati aiutare serve per diffondere nella città i servizi che la rete antiviolenza offre. Dobbiamo cercare di cambiare questa cultura delle donne che si sentono responsabili di quello che subiscono, ma abbiamo bisogno di una rete che sia più ampia. Le donne devono sentirsi libere di dire che non stanno bene, senza essere giudicate»

Quale dev’essere il ruolo delle istituzioni in questo?
«Non serve solo parlare del tema socio-culturale, che ha certo bisogno di un approfondimento costante, ma anche trovare un modo perché questo si presenti trasversalmente in tutte le azioni dell’amministrazione, questo è il mio sogno e anche il nostro obiettivo. Le donne devono poter partire da criteri di valutazione che siano gli stessi degli uomini e questo ancora non succede».

Milano è una città con un gran numero di donne single, come si possono agevolarle?
«Negli ultimi 8-10 anni si è triplicato il numero delle donne che vivono da sole e questi numeri sono importanti per noi che riqualifichiamo la città. Dobbiamo pensare a questo in tutte le zone di Milano e per questo stiamo lavorando molto sul tema della casa e del co-housing».

Violenza sulle donne, i numeri

1.065
gli accessi di persone vittime di violenza di genere che si sono rivolti ai Pronto soccorso della Città Metropolitana di Milano nei primi nove mesi del 2022

285
le violenze sessuali registrate a Milano nel 2022

259
le vittime di violenza di genere senza violenza sessuale registrate a Milano nel 2022

100-130
le persone che si rivolgono ogni mese al numero 1522 a Milano

Fonte: ATS/Differenza Donna

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