Lo storico locale milanese “Old Fashion” per voce del suo proprietario, Paolo Cominardi, lancia un appello al governo affinché si intervenga concretamente per aiutare il settore dell’intrattenimento.
Dimenticati. «Siamo stati completamente dimenticati – racconta Paolo Cominardi -. Il settore dell’intrattenimento conta 2500 imprese con 90000 dipendenti diretti, ed un indotto di altre 400 mila persone».
Il proprietario dell’Old Fashion non accetta l’immagine stereotipata di lusso che viene solitamente affibbiata ai lavoratori dello spettacolo: «Dietro alla sciabolata dello champagne esistono migliaia di lavoratori, dai camerieri ai bar tender, che non stanno ricevendo uno stipendio e non sono in grado di mantenere le proprie famiglie».
Il settore dell’intrattenimento nonostante sia uno dei più colpiti, non ha al momento ricevuto aiuti. «I dj, i Pr e tanti altri lavoratori non sono inquadrati – spiega Cominardi – e così non percepiscono alcuna cassa integrazione».
Neanche a livello fiscale le cose vanno meglio. «Continuiamo a pagare centinaia di migliaia di euro di affitti – prosegue il proprietario del locale -ma ora non possiamo più permetterci di pagare certi mutui. Chiediamo al governo un intervento concreto».
Integrazione. Il proprietario dello storico locale lancia anche una stoccata al governo sul tema dell’immigrazione: «Il nostro settore è uno di quelli in cui si è verificata la maggiore integrazione etnica e sociale. Abbiamo contrattualizzato e regolarizzato migliaia di immigrati. Chiediamo una riflessione al governo anche in merito a questo».