Si torna a parlare del caso del bullone nel panino a scuola trovato da un bambino della quinta elementare della Rinnovata Pizzigoni: dopo le dimissioni del presidente della società la Milano Ristorazione, Bernardo Notarangelo, oggi si viene a sapere che l’azienda dovrà pagare una multa di 750 euro, il massimo della sanzione previsto dal contratto. Al tempo stesso però, si scopre anche che i vertici stanno valutando, insieme al Comune, l’idea di compiere azioni e chiedere risarcimento a seguito del danno di immagine provocato dalla vicenda.
Bullone nel panino a scuola: la perizia
Secondo quanto emerge da una perizia di parte, il bullone proveniva dal macchinario utilizzato per la preparazione del pane. Durante i controlli infatti è emersa «la mancanza di una vite in corrispondenza della piastra della tramoggia di carico, posizionata sotto la cappa di aspirazione delle polveri» ha spiegato l’ex presidente Notarangelo.
Il caso del bullone nel panino a scuola ha fatto molto discutere, portando a numerose critiche e ad inevitabili ripercussioni, soprattutto nei confronti della società fornitrice, la Milano Ristorazione, la quale si occupa da tempo di preparare i pasti in tantissime scuole della città.
Intanto il sindaco di Milano Beppe Sala nei prossimi giorni nominerà un presidente ad interim in attesa del bando per il sostituto.
Bullone nel panino a scuola: cos’era successo
L’episodio del bullone nel panino a scuola risale allo scorso 15 marzo, quando un bambino della scuola elementare Rinnovata Pizzigoni, dopo aver fatto il primo morso si era accorto che c’era qualcosa che non andava. All’inizio credeva di aver trovato un’oliva nel panino ma poi, guardando bene, si era reso conto che invece era un bullone. Così aveva allertato subito le maestre. Non appena poi aveva ricevuto la segnalazione, la società fornitrice aveva immediatamente attivato verifiche e controlli sul campione pervenuto.
