Tre mesi di frequenza per ottenere l’attestato e diventare una “vera principessa”. Fa discutere il corso ideato da “Maison degli Eventi” di Rho, nel milanese, che nella locandina pubblicata sulle proprie pagine social promuove «il primo corso in Italia per diventare principesse, rivolto a bambine dai 6 ai 9 anni». Un corso che, fra gli argomenti trattati prevede lezioni di portamento, bon ton, dizione, trucco e acconciatura.
Il “Corso per principesse” della discordia: quando la polemica diventa fonte di click
Una rivolta social con accuse di sessismo ad una libera professionista che propone un corso per bambini fa già sorridere così. Se poi aggiungiamo le critiche rivolte alla promozione di stereotipi predefiniti o a modelli di femminilità del passato, la polemica a tutti i costi è completa. In pieno stile italiano, proprio come piace ai mezzi di comunicazione (social e non) a portata di click: generare polemiche virtuali per aumentare la visibilità di una (non) notizia. L’ultima volta era capitata con la professoressa napoletana che veniva a lavorare a Milano: storia diversa, “polemica social” identica.
Visualizza questo post su Instagram
L’organizzatrice ha raccontato di un’infanzia difficile, scossa da abusi e violenze che l’hanno «portata ad essere una guerriera». La verità? Anche la sua risposta è stata inutile. Non c’era bisogno di spiegare un corso per bambini che si racconta da solo. Perché se è vero che il politicamente corretto ormai fa più danni della grandine, in questo caso la malizia sta tutta negli occhi di guarda.