Sono terminate le elezioni a Milano. I votanti milanesi che si sono recati alle urne tra domenica e lunedì non hanno superato la soglia delle 500 mila persone.
Terminato lo scrutinio di tutte le 1248 sezioni che hanno portato all’elezione di Giuseppe Sala a sindaco di Milano, per il secondo mandato consecutivo, con 277.478 voti e il 57.73% delle preferenze grazie alle 7 liste di centro sinistra che lo sostenevano: Milano in Salute, Pd, Beppe Sala Sindaco, La Sinistra per Sala Milano Unita, La Milano Radicale con Sala, Europa Verde e Volt Sala Sindaco.
Lo sfidante Luca Bernardo ha conquistato 153.638 voti, fermandosi al 31.97%, sostenuto dalle 6 liste di centro destra Partito Liberale Europeo, Giorgia Meloni Fratelli d’Italia, Lega Salvini Premier, Luca Bernardo Sindaco, Maurizio Lupi Milano Popolare, Forza Italia Berlusconi per Bernardo.
Elezioni a Milano, gli altri candidati sindaco seguono a lunga distanza: pochi votanti
In terza posizione c’è Gialuigi Paragone, che con le liste Milano Paragone Sindaco e Grande Nord, arriva ai 14.366 voti che valgono il 2.99%. Laila Pavone del Movimento 5 Stelle raccoglie 12.953 voti e il 2.70%. A Gabriele Antonio Mariani di Milano in Comune e Civica Ambiente Lista vanno 7.566 voti e l’1.57%.
Non raggiungono nemmeno un punto percentuale i restanti 8 candidati: a Giorgio Goggi di Socialisti per Milano e Milano Liberale 3.402 voti e lo 0.71%; a Bianca Miriam Tedone di Potere al Popolo 2.750 voti, pari allo 0.57%; per Mauro Festa del Partito Gay Lgbt+ 2.201 voti e lo 0.46%; a Teodosio De Bonis di Verità 3V Libertà 2.162 voti e lo 0.45%.
Sotto le duemila preferenze si fermano Marco Muggiani del PCI, i cui 1.385 voti valgono lo 0.29% e Alessandro Fabio Pascale del Partito Comunista, con 1.297 voti e lo 0.27%.
Sotto i mille voti Bryant Biavaschi della lista Milano inizia qui, che raccoglie 859 preferenze e lo 0.18% e Natale Azzaretto del Partito Comunista dei Lavoratori, ultimo in graduatoria con 552 voti pari allo 0.11%.