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29. 03. 2024 14:31

Il trasporto pubblico taglia: meno bus per i pendolari dell’hinterland 

Alla base di questa decisione la riduzione dei fondi destinati all’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale pari a due milioni di euro.

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Il trasporto pubblico locale lombardo taglia, da settembre ci saranno meno autobus per i pendolari dell’hinterland milanese e della provincia di Monza e Brianza. Questo il quadro che sembra delinearsi per il prossimo, immediato, futuro del trasporto pubblico locale. Un sistema che potrebbe entrare in vigore già dall’1 settembre, con la ripresa delle scuole in presenza che di certo metterà sotto stress un sistema che già appare abbastanza provato. 

Il trasporto pubblico locale riduce le corse

L’1 settembre sarà giornata decisiva, perché ci sarà l’assemblea dell’Agenzia del Trasporto Pubblico, che agisce sulle provincie di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, chiamata a valutare proprio la riduzione del servizio per l’anno 2021-2022 che, pare, riguarderà solo le prime due zone. Alla base di questo taglio delle corse a disposizione dei pendolari pare ci sia  una riduzione dei fondi destinati all’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale pari a due milioni di euro. Secondo il Comune di Milano e la stessa Agenzia spetta alla Regione garantire le risorse che mancano. Daniele Barbone, presidente dell’Agenzia del Tpl: «Salvo nuove indicazioni da parte della Giunta regionale su risorse aggiuntive per il trasporto pubblico locale, si dovrà procedere con tagli corrispondenti a circa il 2% delle risorse complessive per i servizi interurbani della Città Metropolitana di Milano e della Provincia di Monza e Brianza». 

Palazzo Lombardia non ci sta

Come spesso accade, in questi casi ci si rimbalza la palla a vicenda. E dunque ecco la risposta da parte di Palazzo Lombardia, secondo la quale è la stessa agenzia a dover reperire quei due milioni che mancano e che, per decisione della stessa Agenzia, è il Comune di Milano l’ente incaricato a trovare la parte economica necessaria. 

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La ridistribuzione economica del 2017

Nel 2017, però, come afferma Il Giorno, fu la stessa regione a rivedere le modalità di ripartizione dei fondi per il trasporto pubblico secondo il criterio dei costi standard. L’Agenzia fece ricorso al Tar, si è ancora in attesa di pronunciamento. Inoltre, il 27 luglio scorso, in Consiglio regionale, vennero approvate due proposte del Pd per aumentare le risorse a disposizione delle Agenzie del Tpl. In queste due proposte si chiede alla Regione di ottenere risorse dal Governo e ad evitare tagli al servizio sostenendo gli investimenti delle Agenzie per il Tpl. 

La posizione di Regione Lombardia

La posizione di Regione Lombardia è sintetizzata dalle parole di Claudia Terzi, assessore regionale ai Trasporti: «L’Agenzia Tpl di Milano sa benissimo che non c’è stato alcun taglio, ma semplicemente una diversa distribuzione dei fondi come previsto da una legge approvata qualche anno fa: distribuzione che vede Milano lievemente penalizzata solo perché, secondo parametri tecnici, si è dimostrata meno efficiente rispetto ad altre Agenzie. Ricordo che l’Agenzia Tpl di Milano riceve annualmente 417,7 milioni sui 629 milioni disponibili e può contare su maggiori entrate derivanti dall’applicazione della tariffazione integrata». Il dibattito è aperto.

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