Era un lunedì quel 17 febbraio 1992. Le immagini sono ancora vivide. L’arresto di Mario Chiesa, le prime accuse al sistema politico italiano, il successivo crollo della Prima Repubblica. Partì tutto da Milano e ancora oggi, 31 anni dopo, siamo qui a ricordare un giorno storico, aldilà degli schieramenti politici e delle bandiere di partito.
«Mani pulite», 31 anni dopo: cosa accadde il 17 febbraio 1992 a Milano
Tutti la conoscono come «Mani pulite». Fu il nome dato al fascicolo aperto alla Procura di Milano nel 1991 dal pubblico ministero Antonio Di Pietro contro un giro di affari e corruzioni che partiva dal capoluogo meneghino e – secondo l’accusa – arrivava fino a Roma e alle alte sfere della politica, in particolar modo del Partito Socialista Italiano. Tutto iniziò proprio il 17 febbraio 1992 a Milano: Di Pietro ottenne un ordine di cattura per l’ingegner Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio e membro di primo piano del PSI milanese.
Chiesa era stato colto in flagranza di reato mentre intascava una tangente dall’imprenditore monzese Luca Magni che, stanco di pagare, lo aveva denunciato all’Arma dei Carabinieri. La notizia destò scalpore nel Paese, finendo sulle prime pagine dei quotidiani (in alto la prima pagina del CorSera del giorno dopo) e venendo ripresa dai telegiornali della sera. Il segretario socialista Bettino Craxi, allora impegnato nella campagna elettorale per le elezioni politiche nazionali che si sarebbero svolte in primavera, in un’intervista negò l’esistenza della corruzione a livello nazionale, definendo Mario Chiesa un «mariuolo isolato». Una bordata all’ex compagno di partito.
Mani Pulite, Mario Chiesa confessa: crolla la Prima Repubblica
Rinchiuso nel carcere di San Vittore, Chiesa in un primo momento non confessò. Ma le parole di Craxi aprirono la crepa: Chiesa, abbandonato dal partito, iniziò a parlare. Così, sotto interrogatorio, rivelò che il sistema delle tangenti era molto più esteso rispetto a quanto affermato dall’allora leader di partito. Secondo le sue dichiarazioni, la tangente era diventata una tassa, richiesta nella gestione degli appalti, soprattutto a Milano. A beneficiare del sistema erano stati politici e partiti di ogni colore, specialmente quelli al governo. Un vera e propria bomba sulla politica italiana.
Per forza di cose, il Pio Albergo Trivulzio di Milano divenne noto in Italia per essere legato alle prime indagini legate a «Mani pulite», dato che all’epoca la «Baggina» era presieduta proprio da Mario Chiesa, il primo arrestato di tutta la vicenda. Da quel giorno l’Italia cambiò per sempre: cambiò il sistema politico e iniziò la carriera politica di Silvio Berlusconi. Ma questa è un’altra storia.