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28. 03. 2024 19:35

Consiglio, una donna alla presidenza. Buscemi: «Dovremo rappresentare la Milano accogliente e antifascista»

La nuova presidentessa del consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi; spiega a Mi-Tomorrow quale sarà la sua linea

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Dopo trent’anni una donna ritorna alla presidenza del consiglio del Comune di Milano. Per Elena Buscemi, Pd, 39 anni, si tratta di guidare un’aula che frequenta da 10 anni e conosce bene: a Mi-Tomorrow spiega quale sarà la sua linea.

Elena Buscemi: «Spazio alle opposizioni ma stop a insulti e intolleranze»

Come giudica il nuovo consiglio?
«C’è molta passione per la politica, ci sono molti giovani: vedremo come faranno esperienza».

Oltre la metà dei milanesi non ha votato: quando inciderà sul ruolo del consiglio?
«E’ un fatto che impone a consiglio e istituzioni di lavorare affinchè ci sia un riavvicinamento dei cittadini».

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Non c’è il rischio che il consiglio resti schiacciato dal prestigio del sindaco e della giunta?
«Il consiglio deve avere il suo spazio di autonomia ed essere capace di sviluppare un dibattito di qualità».

Pensa che si deve rivedere il regolamento dei lavori?
«Magari sui tempi di discussione ma questo è un tema che deve coinvolgere tutti».

L’ex presidente Rizzo a volte lasciava la guida dell’assemblea e partecipava ai lavori. Lo farà anche lei?
«Se ci sono delibere o discussioni che mi vedranno interessata potrò esprimere il mio punto di vista».

Ci saranno sedute dedicate a un solo tema?
«Sono a disposizione per richieste di questo tipo, ben vengano».

Parliamo dell’opposizione, quale sarà il suo atteggiamento?
«Avrà lo spazio per svolgere il proprio ruolo che, mi auguro, sia sempre costruttivo».

Si potranno formare maggioranze trasversali su alcune tematiche..
«Vedremo, in aula ci sono sempre sorprese: sapremo trovare equilibrio e buon senso».

Primi impegni?
«Avremo la prima conferenza dei capigruppo, all’ordine del giorno c’è la discussione sulle linee programmatiche del sindaco».

Poi ci saranno gli Ambrogini.
«Ci sarà una camera di compensazione tra capigruppo, ufficio di presidenza e il diritto dei consiglieri di presentare candidature, poi decideranno i capigruppo».

Quale sarà il tratto distintivo della sua conduzione?
«Non ci sarà spazio per gli insulti, per chi non rispetta le differenze di genere e di religione e le opinioni altrui. Dovremo rappresentare la Milano accogliente e antifascista».

 

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