Alle 11 Varese ha dato l’ultimo saluto a Roberto Maroni, ex ministro dell’Interno, ex governatore lombardo e segretario federale del partito nel 2012 e 2013, scomparso martedì all’età di 67 anni.
Funerale di Roberto Maroni, il ricordo di Majorino e Moratti
Al funerale era presente lo stato maggiore della Lega, con il segretario Matteo Salvini, oltre che gli esponenti del governo, a partire dalla premier Giorgia Meloni. In piazza sono schierati i gonfaloni di diversi comuni e Regioni, tra cui quello della Regione Campania. il candidato alla presidenza della Regione Lombardia del centrosinistra Pierfrancesco Majorino, ha ricordato Roberto Maroni: «Credo che Roberto Maroni fosse davvero una persona perbene e anche un interlocutore molto piacevole. Un avversario leale, quindi credo che la Lombardia abbia perso una persona seria». Alle esequie dell’ex ministro dell’Interno ed ex governatore lombardo era presente anche Letizia Moratti, candidata alla presidenza della Regione Lombardia con il Terzo polo.
Funerale di Roberto Maroni, l’omaggio di Sala
Era presente anche il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala: «Per me Roberto Maroni era un amico e molto anche un confidente, una persona di cui ci si poteva fidare. Quando c’erano cose delicate e volevi confrontarti con qualcuno, con lui eri sicuro che non sarebbero uscite dalla stanza. Era quel tipo di persona che mancherà per questo. A volte è molto meglio il confronto con qualcuno che non è della tua parte politica e non ti dà necessariamente ragione. Maroni ha rappresentato uno stile che oggi, anche in generale nella politica, non vediamo più, quello stile dialogante che dovrebbe caratterizzate tutti. Da alcuni mesi avevo smesso di disturbarlo al telefono ma ci siamo scritti messaggi fino alla settimana scorsa».
Sala ha poi ricordato anche il contributo dato da Maroni alla candidatura di Milano alle Olimpiadi invernali del 2026: «Era molto visionario. Aveva una capacità di guardare molto avanti nei tempi, che mancherà. Le Olimpiadi le abbiamo portate a casa anche grazie a lui. Ma soprattutto in lui c’era una incrollabile fiducia sul fatto che lo si potesse fare e che si potevano fare le cose con coraggio. Era un uomo molto coraggioso», ha concluso Sala.