A giugno scorso era incominciata la demolizione delle Torri di via Tofano 5, quartiere Quinto Romano (municipio 7): il complesso era costituito da tre torri identiche, situate all’interno del medesimo lotto.
Torri di via Tofano, il clamore mediatico
La vicenda ha avuto una discreta attenzione mediatica, si può dire, innanzitutto perché le torri, nonostante siano state costruite a metà degli anni ‘80, avevano già avuto bisogno di interventi sostanziosi per gravi problemi statici.
Per questo, si è deciso di demolire e ricostruire: l’intento è quello di far rinascere il quartiere a partire dal cantiere delle Torri di via Tofano. Il percorso per arrivare alla demolizione e alla nascita del nuovo cantiere è stato lungo e decisamente travagliato. Gli abitanti di Quinto Romano hanno atteso per quasi un decennio questo passo, e finalmente sembra che si sia arrivati al traguardo auspicato. L’intento del progetto è quello di trasformare il problema edilizio delle Torri di via Tofano nell’opportunità di creare un miglioramento sostanziale per la vita delle case pubbliche milanesi. Le Torri sono infatti case popolari da sempre problematiche sia dal punto di vista della manutenzione che da un punto di vista gestionale, di sostenibilità sociale e architettonica.
Torri di via Tofano: un cantiere per rinascere
Il nuovo cantiere delle torri di via Tofano è un’opportunità per scommettere sul miglioramento della vivibilità, delle case popolari milanesi in sè e per la rigenerazione in generale dell’intero quartiere.
Le stesse operazioni di demolizione hanno presentato una serie svariata di difficoltà tra cui, forse la più eccentrica, una “nevicata” di polistirolo, che ha invaso tutto il quartiere, i parchi, i campi, fino ad arrivare all’interno dei singoli appartamenti.
Nel mese di novembre le operazioni di demolizione si sono finalmente concluse ed è previsto che nelle prossime settimane partano le operazioni del cantiere per i nuovi palazzi popolari di via Tofano.
Ad annunciarlo nelle scorse settimane è stato l’Assessore alla Casa e Piano Quartieri, Pierfrancesco Maran, con un post su Facebook: «Le torri di Via Tofano – ha scritto – rappresentavano fino a pochi mesi fa parte (un po’ inquietante a dire il vero) integrante del panorama dell’ovest Milano. Due torri molto malmesse che dovevano essere abbattute da decenni. L’intervento si è concluso nello scorso mandato con l’assessore Rabaiotti e devo dire che è stato uno dei (purtroppo non tantissimi) casi dove i cittadini si sono complimentati per la qualità del lavoro e l’attenzione al vicinato della ditta che ha fatto le demolizioni. Son stato ad incontrarli alcuni giorni fa perché nelle prossime settimane partiranno i lavori di edificazione dei due caseggiati che le sostituiranno, un intervento con alti parametri di efficienza energetica che fa parte degli obiettivi di rigenerazione del patrimonio abitativo pubblico».
Il nuovo progetto: case popolari, ma sostenibili
Secondo Maran i lavori del cantiere impiegheranno circa due anni a completare la rinascita delle Torri di via Tofano: in particolare, verranno costruiti due palazzi da 10 piani ciascuno, per un totale di 118 appartamenti. Tra questi ne sono previsti una decina ai piani terra, predisposti appositamente per persone con disabilità. A questi se ne aggiungeranno altri sette tra alloggi a disposizione per residenze temporanee e spazi per uffici ed associazioni. Dal Comune di Milano hanno aggiuntoche le soluzioni tecnologiche ed impiantistiche adottate per le nuove Torri di via Tofano permetteranno di avere un complesso edilizio ad alta efficienza energetica.
Complessivamente, la ricostruzione delle torri di via Tofano costerà circa 23 milioni di euro, suddivisi tra finanziamenti ministeriali, regionali e a carico del Comune di Milano. A dirigere i lavori sarà MM, che si occuperà anche di coordinare la sicurezza delle operazioni. Insomma tra non molto le torri di via Tofano diventeranno solo il triste ricordo di un’ediliza popolare fatta spessa e volentieri senza tener conto delle reali esigenze degli abitanti. Si spera che il quartiere Quinto Romano apra così un nuovo capitolo della sua storia.