20.3 C
Milano
03. 05. 2024 19:31

Bicocca aspetta BiM: «Intanto facciamo conoscere il quartiere ai milanesi»

L'area si anima con eventi aperti a tutti e residenze d’artista. Valentina Tosato di MTDM: «Tante iniziative ricche di creatività»

Più letti

BiM è il nuovo progetto di rigenerazione urbana sostenibile, che entro il 2026 trasformerà un edificio iconico – progettato da Vittorio Gregotti a metà degli anni Ottanta nel quartiere di Milano Bicocca, sul sito della ex fabbrica Pirelli – in un nuovo distretto verde, aperto e integrato nella città.

Il progetto di riqualificazione da 250 milioni di euro coinvolge un’area di oltre 50mila metri quadrati e due immobili situati in viale dell’Innovazione 3 e viale Piero e Alberto Pirelli 10. A promuoverlo è la società di investimento Aermont Capital attraverso il Fondo Innovazione, gestito dalla società di gestione del risparmio Kervis SGR. MTDM Manifattura Tabacchi Development Management è la società di project management del gruppo Aermont.

In attesa di essere completato, il progetto propone una serie di eventi aperti a tutti che stanno già facendo conoscere BiM al di fuori dei confini del Municipio 9, come racconta a Mi-Tomorrow Valentina Tosato, Project Manager di MTDM.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Bicocca si anima in attesa di BIM: intervista a Valentina Tosato di MTDM

Ci spiega l’acronimo BiM?
«Bicocca incontra Milano. Questo sembra un quartiere così lontano e disconnesso dalla città, in realtà è estremamente raggiungibile e connesso. L’obiettivo è restituire alla città un luogo vivo e accogliente. Il progetto architettonico si sviluppa anche in altezza: costruiremo un piano in più, che vuole ospitare uffici e terrazze, dalle quali ci si potrà sporgere e godere di una vista bellissima sulla città».

Come portare la gente a fermarsi in Bicocca?
«Abbiamo deciso di iniziare un programma di iniziative culturali completamente aperto e gratuito. Abbiamo attivato una serie collaborazioni con il Comune e alcune realtà del territorio, che ci aiutano ad accogliere la città di Milano in questa piazza che si sta trasformando. Ospitiamo mostre d’arte, di fotografia, concerti, proiezioni cinematografiche, lo yoga, tanti laboratori, market e abbiamo pensato a tutti, non solo a chi viene qui per studiare o lavorare, ma anche chi vi risiede».

Alcuni esempi?
«Per visitare il nostro spazio e goderselo, un’occasione sono le mostre fotografiche di C 41, rivista indipendente e casa di produzione creativa che periodicamente le realizza all’interno di BiM. Poi abbiamo l’arte contemporanea di Patrick Tuttofuoco e del suo collettivo di artisti Specific, lo yoga, i mercatini e una serie di iniziative che vogliono dare un’alternativa al centro storico».

Tutto questo mentre c’è il cantiere in essere?
«L’obiettivo è anticipare quello che sarà BiM nel progetto futuro. È qui che sta il nodo, l’idea è dare alla città un luogo dove non solo venire a lavorare o a studiare, ma anche a passare del tempo libero perché si fanno delle iniziative e magari inviti anche gli amici e la famiglia, che è un po’ il grande tema di Bicocca: viverla e rimanerci».

Chi vive BiM attualmente?
«La magia che si sta creando all’interno di questo edificio è la contaminazione dei linguaggi. Qui ci sono aziende corporate, che portano un linguaggio tecnico. All’interno di questo stesso spazio abbiamo inserito una comunità di giovani artisti e creativi che attivano un dialogo un po’ inaspettato, che permette a questo luogo di far convivere due realtà all’apparenza così diverse: un ambiente business insieme a una serie di gruppi creativi da cui nascono residenze d’artista ed eventi legati all’arte».

Milano recepisce il messaggio?
«Milano è una città molto recettiva, affamata di posti nuovi e l’idea di proporre iniziative in una piazza non ancora troppo conosciuta può essere un vantaggio. Le persone hanno voglia di scoprire la città anche in modo un po’ alternativo. Far riscoprire ai milanesi un posto nuovo dove si fanno cose innovative, oltre la prima cerchia della città, è molto interessante»

Dall’Australia una mostra sui quartieri di Milano: fino a marzo a BiM le fotografie di Rory Gardiner

Nello spazio espositivo di C41 – Gallery è stata appena inaugurata Walking Milan, la prima personale del fotografo di architettura australiano Rory Gardiner. Il progetto, curato dalla rivista indipendente e casa di produzione creativa C41, offre ai visitatori uno sguardo del fotografo sulla zona nord di Milano.

La mostra di Rory Gardiner
La mostra di Rory Gardiner

L’esposizione è composta da 16 opere fotografiche che ritraggono alcuni quartieri milanesi, tra cui Bicocca, un documentario sulla realizzazione delle opere e un approfondimento sulla fotografia di paesaggio attraverso gli scatti di fotografi italiani. La mostra di Rory Gardiner sarà visitabile gratuitamente fino al 31 marzo 2024, dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 17.00. Ingresso gratuito da viale dell’Innovazione 3.

Specific, il collettivo artistico che anima BiM

Specific è un laboratorio di progettazione e produzione creativa che ospita all’interno di BiM Residenze d’Artista, mostre, workshop, talk ed eventi. Il collettivo vuole raccontare le molteplici forme della realtà attraverso sguardi e linguaggi diversi, nati dalle esperienze dei suoi fondatori: gli artisti Patrick Tuttofuoco e Andrea Sala, il regista, autore e “Iena” Nic Bello, l’ingegnere artistico Stefano D’Amelio e l’esperta di food design ed eventi Alessandra Pallotta.

Specific
Specific

I primi artisti del progetto di Residenza “Straordinari” sono Pessima, collettivo artistico milanese transfemminista che mira a promuovere e supportare artistə transgender emergenti e l’artista visiva Valentina De Zanche, che fino a febbraio saranno impegnati in progetti site-specific in dialogo con gli spazi di BiM.

In breve

FantaMunicipio #28: immobili a Milano, serve un freno alle speculazioni

Partiamo da una bella notizia per gli immobili a Milano. Il borgo di Cascina Selvanesco non potrà essere venduto...