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27. 04. 2024 21:56

Milano ricorda le vittime delle foibe, Sala: «Una tragedia a lungo negata»

Nel 2024 cade il ventesimo anniversario dell'istituzione del Giorno del Ricordo

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Anche Milano ha ricordato le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata nel Giorno del Ricordo, davanti al monumento in piazza della Repubblica, che un tempo si chiamava piazza Fiume. Nel 2024 cade il ventesimo anniversario dell’istituzione del Giorno del Ricordo, «una solennità con cui l’Italia fa i conti con una tragedia a lungo negata», ha ricordato il sindaco Giuseppe Sala.

Sala: «Foibe macchia indelebile della nostra storia»

«Un momento – ha aggiunto – in cui le istituzioni e ogni parte politica hanno il dovere morale e civile di commemorare il sacrificio di migliaia di italiani e degli esuli dalla Venezia Giulia, dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, con la stessa unità mostrata nell’approvazione del Giorno del Ricordo o nella costruzione di questo monumento». Sala ha poi definito «gli orrori delle Foibe una macchia indelebile della nostra storia. Per questo è fondamentale ricordare e tramandare al fine di scongiurare sia l’odio che il negazionismo, mali che abbiamo il dovere di estirpare. Una necessità ancora più avvertita in questa epoca di emergenze e di guerre».

Foibe, il ricordo di Barbara Tarticchio

Alla cerimonia ha preso la parola Barbara Tarticchio, figlia di Piero, esule istriano che non ha potuto partecipare per motivi di salute. «Il Giorno del ricordo é stato istituito nel 2004 e il Trattato di Parigi che cedette i territori istriani alla Jugoslavia é del 1947 – ha ricordato -. Quindi sono passati 57 anni di oblio e di un silenzio che ha umiliato il nostro popolo e ci ha fatto sentire esuli in patria. Eravamo italiani che chiedevano ad altri italiani di far conoscere la loro tragedia”.

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