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26. 04. 2024 08:15

heArt, la piattaforma social dedicata al talento: «Uno strumento di grande democrazia»

Matteo Forte: «Oggi siamo a 62.000 utenti, senza alcun investimento di marketing, solo con passaparola»

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Si chiama heArt, si pronuncia come cuore in inglese ed è una nuova piattaforma social interamente dedicata al talento, agli artisti e agli amanti di arte e spettacolo. È l’idea unica nel suo genere lanciata l’estate scorsa da Matteo Forte, amministratore delegato di Stage Entertainment in Italia, direttore dei teatri Nazionale e Lirico, anima e ideatore di questo progetto, che intende raccogliere in una community le diverse espressioni del talento, offrendo agli artisti una grande vetrina digitale finalizzata alla ricerca di nuove opportunità professionali e agli utenti l’offerta di un intrattenimento social di qualità.

Matteo Forte presenta heArt: «Uno strumento di grande democrazia»

Come nasce l’idea di un nuovo social?
«Questo progetto è figlio di un momento di grande difficoltà. Dopo le chiusure della prima fase pandemica sono andato alla ricerca di nuovi approcci e nuove idee che ci consentissero di lavorare».

heartA sei mesi dal lancio, di che numeri parliamo?
«Lanciato alla fine di luglio, è partito con un migliaio di utenti, artisti che avevano testato la piattaforma nei mesi precedenti. Oggi siamo a 62.000 utenti, un numero incredibile contando che non è stato fatto alcun investimento di marketing, solo passaparola e qualche iniziativa dedicata».

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Chi sono gli utenti di heArt?
«L’80% appartiene alla categoria degli amanti dell’arte e dell’intrattenimento, potremmo definirli i normali utenti social. Poi abbiamo un 14-15% di artisti, come pittori, disegnatori, scrittori, ma la gran parte appartiene al mondo del live come attori, cantanti, ballerini; il restante 5-6% è suddiviso tra istituzioni culturali, teatri, musei e i corporate, ovvero le aziende che hanno a che fare col talento, quindi produttori teatrali e televisivi, galleristi, che vanno a pescare dalle performance condivise sulla piattaforma».

Sai di qualcuno che ha trovato un ingaggio tramite heArt?
«Abbiamo realizzato gran parte dell’audizione di Pretty Woman, il musical in scena al Teatro Nazionale, su questa piattaforma, partendo quando era ancora nella versione beta a febbraio scorso. Abbiamo raccolto 20.000 clip di tutti quelli che hanno risposto ai nostri 5 bandi: l’80% del cast proviene da qui, con tutta una serie di vantaggi»

Quali vantaggi?
«Gli artisti per fare un’audizione devono partire magari dalla Sicilia e sobbarcarsi spese di viaggio e pernottamento; con heArt il problema non esiste, è uno strumento di grande democrazia perché consente a chiunque di partecipare a bandi e selezioni non spendendo nulla. Vantaggi innegabili anche per i produttori, che per organizzare un’audizione che dura una settimana devono affittare uno spazio, chiamare il coreografo, il direttore, etc, andando a spendere almeno 10.000 euro».

Un altro esempio di incontro tra domanda e offerta?
«Con Stefania Rocca abbiamo organizzato l’Otranto Film Festival e scelto il presentatore su heArt, tra i 400 candidati che hanno mandato un video. E anche lo slogan che ha accompagnato la riapertura del Teatro Lirico è stato scelto qui, con un bando aperto a tutti i milanesi; hanno risposto 2.900 persone e una commissione ha scelto il payoff di una ragazza 18enne: “L’illogica allegria di vivere il presente”».

Novità per il futuro?
«Abbiamo appena chiuso un accordo con Fondazione Cariplo per condividere su heArt, nella sezione Eventi, una mostra virtuale dei 13 bassorilievi in gesso del Canova esposti alle Gallerie d’Italia. Questo è il primo passo di un progetto più ampio, “Tesori nascosti”, che ha l’ambizione di fare lo stesso con tutti i musei milanesi e in seguito esporre virtualmente le opere conservate nei magazzini dei musei italiani, che rappresentano il 90% del nostro patrimonio artistico».

heArt: Università e accademie già coinvolte

heArt è il social dedicato ad attori, cantanti, danzatori, pittori, scrittori, fotografi, musicisti, scultori, disegnatori, ma anche tecnici e professionisti dell’arte, associazioni culturali e artistiche, accademie, musei, teatri e produttori, società di eventi, editori. Senza dimenticare tutti coloro che amano una qualsiasi forma d’arte e di spettacolo e che si registrano per il puro piacere di essere intrattenuti da contenuti di qualità.

heArt ha funzioni analoghe ai social esistenti, con alcune peculiarità: gli utenti registrati sono tutti collegati tra loro, ma le opere e le performance postate non possono essere commentate pubblicamente, solo apprezzate con un sistema di valutazione da 1 a 5 cuori. Ci si può registrare fra diverse utenze di profilazione: Artista, Aspirante Artista, Tecnico, Professionista dell’arte, Amante dell’arte e dello spettacolo, Istituzioni culturali e dell’arte, Corporate.

Tra i partner dell’iniziativa l’Università IULM di Milano, l’Università di Bologna con il dipartimento delle Arti DAR (già DAMS), l’Università Cattolica con l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (ALMED), l’Accademia Teatro alla Scala e la Fondazione Milano con le sue Scuole Civiche di alta formazione. Per iscriversi heart-social.it o scaricando l’app, ancora nella versione Beta, “heArt social” su App Store o Google Play. 

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