È passato oltre un anno da quel 2 aprile del 20121, quando una balaustra cadde dal ponte della Martesana e uccise il 40enne Andrea Elifani, ma ad oggi nulla è cambiato. Ci sono fiori, striscioni, è cresciuta l’edera ma la balaustra è ancora lì, tutto è ancora fermo. Possibile che in un anno non si è riusciti a trovare un rimedio?
Tragedia alla Martesana, la morte di Andrea Elifani
Era il 2 aprile del 2021 quando Andrea Elifani, 40 anni, che si trovava nei pressi del bar Martesana, un luogo centro della movida milanese, venne travolto dal crollo improvviso di una balaustra del ponte adiacente. Il giovane venne soccorso immediatamente e portato d’urgenza all’Ospedale Niguarda, ma per lui non ci fu nulla da fare. Troppo grave il trauma alla testa riportato da Elifani, che cadde da un’altezza di tre metri lì dove, in genere, c’è molta gente, visto che il porto è frequentato anche da famiglie con bambini. È chiaro che se una struttura del genere fosse stata in perfetto stato di manutenzione, per abbattere la balaustra ci sarebbe voluto un impegno non da poco. Questo fa capire come, forse, l’incidente si sarebbe potuto evitare.
Il ponte del pane fisso, luogo di ritrovo milanese
Il ponte in questione è conosciuto anche con il nome di «El pont de pan fiss» (il ponte del pane fisso), chiamato così perché in quella zona c’era una fabbrica di candele che garantiva il “posto sicuro” ai lavoratori. Negli anni quel piccolo ponte sul canale è diventato un simbolo della vecchia Milano che resiste alla modernità dei grattacieli poco distanti. A suo tempo il sindaco Beppe Sala disse: «Saranno accertate le dinamiche di questo triste accadimento, nel rispetto della sua famiglia e di tutti i milanesi. E faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità affinché certi eventi tragici non accadano mai più». Di certo l’unica cosa che è stata fatta è l’apertura, da parte della Procura di Milano, di un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Un po poco, soprattutto perché si tratta di un luogo ancora molto frequentato, centro nevralgico della movida locale della zona di via Melchiorre Gioia.