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26. 04. 2024 06:25

Chi ha paura dell’influenza?

La campagna di vaccinazione non decolla, ma i rischi per gli over 65 sono tutt’altro che trascurabili

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L’influenza preoccupa. Soprattutto perché dopo due anni di misure di contenimento e di distanziamento, l’attenzione sull’igiene si è allentata e le mascherine sono praticamente sparite. Se fino allo scorso anno il distanziamento sociale, la rinuncia ai viaggi e agli spostamenti aveva impedito anche ai virus di viaggiare, quest’inverno, invece, ci dovremo preparare a incontrare quattro virus influenzali che secondo l’Oms circoleranno di più, rendendoci così più suscettibili.

Influenza: la campagna di vaccinazione non decolla, rischi soprattutto gli over 65

Secondo gli esperti, è il caso di continuare a tenere la mascherina nei luoghi affollati, di lavarsi spesso le mani e di rimanere a casa se abbiamo febbre o sintomi influenzali. Precauzioni e comportamenti che valgono soprattutto per le persone fragili, quelle cioè che hanno un sistema immunitario meno robusto. Il 65% delle ospedalizzazioni e l’85% delle morti correlate all’influenza riguardano persone con più di 65 anni. L’infezione aumenta di 100 volte il rischio di polmonite, di 10 di quello di infarto del miocardio e di 8 volte quello di ictus.

Contro l’influenza per ci sono ovviamente i vaccini quadrivalenti (che contengono cioè tutti e quattro i virus circolanti) ad alto dosaggio o adiuvati. In entrambi i casi, infatti, la formulazione sollecita più efficacemente il sistema immunitario e garantisce una maggiore protezione contro ospedalizzazioni e malattia grave. In particolare, i vaccini che contengono una quantità maggiore di emoagglutinina, la proteina che fa reagire il sistema immunitario, hanno dimostrato un’efficacia superiore a quelli a dose standard nel prevenire ricoveri ospedalieri negli anziani, evitando anche eventi cardiovascolari e polmoniti.

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Ma la campagna non decolla visto che rispetto alla stagione 20-21, dove forse ad agire era la paura del Covid, l’adesione alla campagna vaccinale nella stagione 21-22 è diminuita di 7 punti percentuali, passando da 65,3% a 58,1%. Per contro, continua a crescere il numero dei farmacisti abilitati all’inoculazione del vaccino antinfluenzale in farmacia: sono quasi 20mila i professionisti che hanno completato il corso di formazione per la “Somministrazione in sicurezza del vaccino antinfluenzale nelle Farmacie”.

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