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28. 04. 2024 02:25

Medici di base, il buco nero della Lombardia: ne mancano ancora 900

Un milione e mezzo di persone sono ancora senza medico

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Il vero buco nero della Lombardia riguarda i medici di base, visto che all’appello ne mancano ancora ben novecento. I motivi sono molteplici ma sono tantissimi i cittadini che sono rimasti, o presto rimarranno, senza il proprio medico di base. La Regione ha dovuto riaprire i termini per il reclutamento di specialisti di medicina generale dal 28 giugno al 18 luglio, ma difficilmente si riuscirà a coprire tutti i posti vacanti. E pensare che a marzo era partito il reclutamento di 1.272 medici di base, appello al quale avevano risposto soltanto in 400.

Medici di base, riaperto il bando (ma ne mancano davvero molti)

Il problema riguarda tutte le Ats della regione, senza distinzione alcuna. Le aziende territoriali della salute sono in crisi ma, beffa delle beffe, ad essere messa peggio è quella dell’Insubria, che comprende Varese città natale del governatore lombardo Attilio Fontana: qui scoperti ancora 212 posti. Ma ne mancano 110 nell’Ats Brianza (Monza) e 11 nell’Ats Valpadana (Cremona e Mantova). 

medici di base

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Il bisogno di guardie mediche mai evaso

Per non parlare delle guardie mediche: nel bando pubblicato a marzo Regione Lombardia aveva individuato un bisogno di guardie mediche in 40.759 ore: ad oggi ne restano da coprire ancora 38.638, di cui 15mila ore nella sola Ats Milano: «Fontana e Bertolaso, come Gallera e Moratti prima – dice il capodelegazione Pd in commissione sanità del Consiglio regionale, Carlo Borghetti – non sono riusciti a correggere una situazione che vede la Lombardia ultima tra le regioni italiane. Le ricette ci sarebbero: equiparare la borsa di studio per gli specializzandi in medicina generale a quella degli specializzandi ospedalieri e sostenere l’inserimento dei giovani medici soprattutto nei territori più carenti e più bisognosi fornendo loro gratuitamente i locali per l’ambulatorio, anche nelle case di comunità, e dando contributi per personale infermieristico e di segreteria».

La ricetta per reclutare nuovi medici di base 

Sono interventi che la Regione può fare se lo vuole,  sempre secondo Borghetti: «Ma deve convincersi che la medicina territoriale, a partire dai medici di medicina generale, è fondamentale per la salute dei cittadini». I rapporto Crea (Centro per la ricerca economica applicata in sanità) parla di continua crescita per il numero di medici di base massimalisti, cioè con oltre 1.500 assistiti. Intanto bocciata in consiglio regionale a mozione “Nomine dei Direttori Generali della sanità regionale” attraverso la quale il Movimento Cinque Stelle chiedeva di impegnare la Giunta “ad adottare per la future nomine dei Direttori di Ats, Asst e Agenzie criteri obiettivi e meritocratici che fossero svincolati da valutazioni di tipo politico, ma che siano invece improntati alla valutazione del merito, delle competenze, dei titoli”. 

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