Mentre dal fronte della guerra in Ucraina non giungono buone notizie, su quello della pandemia arriva una buona notizia per Milano: oggi l’Ospedale in Fiera chiude finalmente i battenti.
Ospedale in Fiera: dimesso l’ultimo paziente
L’ultimo paziente è stato dimesso lo scorso venerdì, 25 febbraio. «Il reparto di terapia intensiva aperto nei padiglioni di FieraMilanoCity chiuderà a partire da martedì 1 marzo – aveva twittato l’assessora al Welfare, Letizia Moratti -. Ringrazio Fiera Milano e tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, e i tanti volontari che si sono adoperati nella struttura di emergenza in questi mesi di lotta al Covid. Lo straordinario successo della campagna vaccinale ha contribuito in modo decisivo al drastico calo dei contagi e dei ricoveri. Spero che la fase che si avvia con il ritorno in zona bianca della nostra Regione sia definitiva».
Il commento del governatore Fontana
Detto fatto. L’Ospedale in Fiera ha chiuso le sue porte proprio quest’oggi. Il governatore Fontana ha commentato così l’evento. «Oggi l’Ospedale in Fiera di Milano chiude definitivamente. In questa struttura tecnologica interamente realizzata con i soldi delle donazioni private dei lombardi, senza un euro di soldi pubblici, sono stati ricoverati 530 malati gravi Covid – ha scritto sul proprio profilo Facebook -. Realizzare questo ospedale è stata una scelta giusta, presa in un momento di grande difficoltà. E oggi, visto l’andamento del Covid soprattutto in relazione all’efficacia della campagna vaccinale, sono molto contento che finalmente non ci sia più bisogno di tenerlo aperto».
La struttura è stata uno dei simboli alla lotta al Covid. Aperto in fretta e furia durante il primo lockdown, i padiglioni sono rimasti in funzione a periodi alterni fino a giugno 2021. Dopodiché la struttura era stata chiusa per poi essere riaperta lo scorso gennaio: una decisione presa quasi esclusivamente per “aggirare” i parametri imposti dal governo ed evitare l’ingresso in zona arancione. Ora non resta che sperare che la chiusura sia effettivamente definitiva».