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28. 04. 2024 20:35

Salute a Milano, aumenta la prevenzione ma il dato resta basso

A Milano in aumento chi fa prevenzione sulla salute, ma il dato resta basso

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L’attenzione dei milanesi per la propria salute sta gradualmente aumentando, come dimostra l’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute condotta in collaborazione con l’istituto di ricerca Nomisma. Questa indagine periodica, che si concentra sull’atteggiamento degli abitanti del nostro Paese nei confronti della prevenzione, ha evidenziato un incremento delle persone che effettuano controlli regolari, forse a seguito di una maggiore serenità nell’approcciarsi alle strutture sanitarie dopo gli anni di pandemia. Nonostante ciò, la percentuale di italiani che si sottopone a visite ed esami per la prevenzione rimane ancora una minoranza.

Solo il 41% dei partecipanti al sondaggio fa regolari controlli sulla salute

Secondo i risultati della ricerca, solo il 41% dei partecipanti dichiara di monitorare regolarmente la propria salute attraverso controlli periodici. Tuttavia, è importante sottolineare che si tratta comunque di un incremento incoraggiante rispetto al 2022, quando solo il 33% del campione faceva lo stesso. Inoltre, si è riscontrata una riduzione delle persone che affermano di preoccuparsi solo quando iniziano a soffrire di un disturbo o di una malattia (scesi dal 48% al 45%) e di chi non adotta alcuna misura particolare per tutelare la propria salute (ora l’5%, rispetto al 9% dell’anno precedente).

Gruppo San Donato, la visita del ministro della salute romeno oggi
Gruppo San Donato, la visita del ministro della salute romeno oggi

Al Nord più controlli sulla salute

Se analizziamo i dati in maniera più approfondita, emergono differenze significative a livello geografico: mentre al Nord il 40% circa della popolazione effettua controlli periodici, questa percentuale sale addirittura al 45% al Centro, ma si riduce al 31% al Sud e nelle Isole. Inoltre, sono evidenti differenze tra il campione maschile e quello femminile: il 42% delle donne dichiara di sottoporsi a controlli regolari, contro solo il 33% degli uomini. Nonostante ciò, meno della metà delle italiane ha effettuato una visita ginecologica nell’ultimo anno (47%), con una su quattro (25%) che non ha mai fatto questa visita o l’ha trascurata per molti anni.

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L’esame più diffuso è quello del sangue

In generale, l’esame di controllo più diffuso è l’analisi del sangue: ben il 75% degli italiani afferma di averla effettuata nell’ultimo anno. Al secondo posto c’è l’esame delle urine, che oltre il 54% ha eseguito negli ultimi 12 mesi. Al contrario, sembrano essere trascurati altri esami importanti come la visita dermatologica per il controllo dei nei: nonostante l’aumento della pericolosità dovuta all’eccessiva esposizione ai raggi solari, il 64% degli italiani dichiara di averla effettuata “molti anni fa” o addirittura di non averla mai fatta, mentre solo il 19% l’ha svolta nell’ultimo anno.

Per la prevenzione tempi di attesa troppo lunghi

Infine, UniSalute ha indagato le ragioni per cui molti italiani ancora sottovalutano l’importanza di monitorare regolarmente la propria salute. Dai risultati emersi, è evidente che l’accesso alle cure rappresenta un ostacolo significativo: tra coloro che non hanno effettuato alcun controllo nell’ultimo anno, il 20% indica i tempi di attesa troppo lunghi come motivo e il 19% sottolinea i costi troppo elevati. Inoltre, c’è una scarsa cultura della prevenzione, con il 29% che tende a fare visite solo quando si sente poco bene e il 25% che crede di non aver bisogno di controlli.

In troppi sottovalutano l’importanza della prevenzione

In conclusione, nonostante l’aumento dell’attenzione verso la salute degli italiani, ancora molti sottovalutano l’importanza di controlli regolari. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sulle pratiche preventive e superare i possibili ostacoli all’accesso alle cure per garantire il benessere di tutti.

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