Ogni anno in Italia il primo soccorso pediatrico assume un’importanza sempre maggiore. Oggi assistiamo a circa 80mila casi di soffocamento ed episodi di arresto cardiaco improvviso che colpiscono un bambino ogni 10mila. Importante quindi sapere come intervenire, a oggi infatti solo 3 persone su 10 sanno praticare manovre rianimatorie. Da questi dati del Centro Medico Santagostino nasce il progetto di formazione Santagostino Academy per Pazienti per il primo soccorso pediatrico, che organizza corsi rivolti a chi è a contatto con i bambini. «Vogliamo formare il personale non sanitario su cura e prevenzione verso i più piccoli per prevenire e saper gestire situazioni di pericolo», spiega Alessandro Aronne, responsabile Santagostino Academy.
Alessandro Aronne, Santagostino Academy: «Sapere cosa fare con il primo soccorso pediatrico cambia le probabilità di sopravvivenza»
Che tipo di corsi sono e a chi sono rivolti?
«I corsi tenuti dalla Health Consultant & Trainer Chiara Solerio, docente universitaria e formatrice sanitaria laica, sono orientati alla prevenzione e alla gestioni di situazioni di pericolo come il soffocamento, l’arresto cardiaco e il primo soccorso pediatrico in lattanti e bambini».
Come iscriversi?
«I corsi i svolgono nelle nostre sedi Santagostino, è possibile partecipare ai moduli singoli di taglio sicuro dei cibi e disostruzione pediatrica oppure primo soccorso pediatrico (PBLS), o al corso combinato. Per iscriversi il link è santagostino.it/it/santagostino-academy-per-pazienti».
Uno degli obiettivi è rendere consapevoli tutti di cosa si può fare in casi di emergenza?
«Esatto. Saper riconoscere e sapere cosa fare in caso di arresto cardiaco cambia le probabilità di sopravvivenza della vittima che salgono al 30% se si interviene subito con la manovra cardiopolmonare e arrivano al 75% con l’utilizzo del defibrillatore».
Quali sono le regole principali da rispettare?
«La regola principale è sempre la formazione. Con la consapevolezza di quali siano le azioni da fare, ma soprattutto da non fare, si può essere veramente d’aiuto ed efficaci, è importante agire velocemente e correttamente».
A Milano quanta richiesta c’è di questo tipo di corsi?
«Abbiamo riscontrato sempre più consapevolezza dei rischi e l’interesse è notevole. Nei prossimi mesi ci saranno anche corsi in inglese. Partecipando a questo corso, gli iscritti, con l’approccio learning-by-practicing, in una mattinata saranno in grado di fronteggiare e gestire situazioni di emergenza».
