Oltre 61 milioni di euro per abbattere le liste d’attesa in Lombardia e arrivare a garantire più di 7 milioni di prestazioni, di cui 2 milioni di prime visite, di quelle che rientrano nel Piano Nazionale Gestione Liste di Attesa entro dicembre 2024 e 1 milione di prestazioni in più rispetto all’anno 2023. E, ancora, la possibilità di effettuare visite – dal prossimo 6 maggio – ed esami di diagnostica anche al pomeriggio (dalle 16 alle 20 e il sabato mattina).
Liste d’attesa in Lombardia, le novità
Questi sono i principali contenuti della delibera approvata dalla giunta di Regione Lombardia che prevede anche il monitoraggio del rispetto delle classi di priorità indicate dalla “ricetta” medica per l’erogazione della prestazione e le indicazioni sulle tempistiche di esecuzioni dei principali e esami e visite. Nel dettaglio, le strutture pubbliche dovranno effettuare 4,1 milioni di prestazioni, i privati accreditati 3,1 milioni. Dei 7 milioni totali, 2,8 milioni di prestazioni dovranno essere garantite nell’area dell’Ats di Milano.
Per incrementare il numero delle prestazioni, la Regione ha destinato 61 milioni di euro, «due terzi – ha precisato Guido Bertolaso, assessore alla Sanità – agli erogatori pubblici e un terzo ai privati. Stabiliamo inoltre noi, ed è la prima volta in Italia, i posti da mettere a disposizione nelle agende da qui alla fine dell’anno. Sulla base delle liste di attesa, del personale e delle tempistiche che abbiamo individuato, ogni struttura dovrà fare un numero specifico di prestazioni. I compiti, dunque, li dà la Regione quantificando il numero di slot necessari».
La delibera prevede anche che siano ridotti i tempi di consegna degli esiti degli esami di screening. Per esempio, per lo screening mammografico i Centri Screening dovranno avvisare i pazienti con esito positivo entro 3 giorni e non oltre i 5 giorni mente per il test del sangue occulto nelle feci dovranno avvisare i pazienti con esito positivo entro 3 giorni e non oltre i 6 giorni.