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02. 05. 2024 00:01

Orietta Berti è la signora del Festival: «Sono tornata a casa»

È la signora di questo Festival: Orietta Berti, dopo trent’anni, presenta Quando ti sei innamorato

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A cinquantacinque anni dall’esordio, Orietta Berti si racconta alla vigilia del suo dodicesimo Sanremo, in gara con Quando ti sei innamorato. Solare, disponibile, per sentirsi completamente a suo agio chiede di darle del tu. Come si fa a non accontentarla?

Opinionista, inviata, ballerina, cuoca, protagonista de Il cantante mascherato. Conosciamo un’Orietta che non si ferma mai. Il ritorno a Sanremo cosa rappresenta?
«Diciamo che è un po’ come se avessi fatto il giro lungo per poi tornare nella mia dimora. Come tutte le cose importanti della mia vita, anche in questo caso hanno deciso gli altri per me, perché sono ventinove anni che rifiuto di andare al Festival. Poi ho capito che era l’unico modo per promuovere il mio nuovo cofanetto. Così sono tornata a casa, anche se non è più la stessa di prima: è molto più moderna e astratta. Un tempo c’erano le giurie, oggi si vota con i telefonini».

Hai superato il sistema di voto con le schedine del Totip, non ti farà mica paura il televoto?
«No di certo, però quest’anno ci sono tanti personaggi che, chiedo scusa, non conosco. Sono famosi perchè hanno tanti follower, diciamoci la verità, sebbene sia certa che proporranno canzoni belle e attuali. Non sarà sicuramente facile per me, ma sono consapevole che ci saranno tante persone che mi sosterranno».

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I bookmaker non sembrano molto generosi…
«Sai, quello è sempre un discorso legato ai numeri. Gli scommettitori sanno già che molti ragazzi in gara hanno una rete di votazione dieci volte superiore alla mia. I miei follower non sono certo gli stessi di Fedez. Alle prove i musicisti mi hanno applaudita, hanno apprezzato l’arrangiamento del maestro Campagnoli, alcuni di loro mi hanno anche detto: “Finalmente suoniamo della musica”».

Ma i peperoncini che sei solita usare per schiarirti la voce, sono dolci o piccanti?
«Sono piccantissimi, devono esserlo per pulire le corde vocali. A casa ho tre freezer pieni dove li conservo, ne prenderò una decina e li porterò con me a Sanremo. C’è chi usa il cortisone: io preferisco questo rimedio naturale, l’effetto è lo stesso».

A proposito di “piccante”, c’è il rischio che qualche protagonista di questo Festival possa insidiare tuo marito Osvaldo?
«Macché! (sorride, ndr). E poi ho guardato solo delle loro foto: una persona la devi vedere in presenza, dipende molto da come ti muovi, dallo sguardo. Diciamo che il mio prototipo ideale resta George Clooney. E quest’anno, spiace dirlo, non c’è nessuno che somigli a lui in gara…».

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