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27. 04. 2024 08:01

MilanoSanremo, Diodato torna sul palco del trionfo: «Sento un nuovo flusso emotivo»

Ti muovi è il brano scritto interamente da Diodato, che torna sul palco dove trionfò nel 2020: «Nel momento in cui pensavo di aver raggiunto un equilibrio, ho iniziato a sentire nuove sensazioni»

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Dopo quella vittoria, del 2020, tutto è cambiato. La sua Fai rumore, ha scosso animi in mesi in cui il silenzio dirompeva in ogni via, città, del nostro Paese, diventando manifesto emotivo della pandemia. Ora Diodato è tornato. Quattro anni dopo con Ti muovi, un brano scritto nella solitudine come piace a lui, ci racconta, in un momento di confronto tra verità trovate, prima, e messe in discussione, poi. E dopo Sanremo arriva un lungo tour che lo porterà a Milano il 6 Ottobre al Teatro Arcimboldi.

Diodato torna a Sanremo con Ti muovi

Con che spirito stai affrontando questo Sanremo?
«Sono molto felice di essere tornato, sento delle vibrazioni molto belle. In questi anni sono stato in giro per il mondo a suonare e ho capito quanto la musica sia davvero una compagna di vita che mi aiuta anche a conoscere cose che sono lontane da me».

Sei tu l’unico paroliere di Ti muovi.
«Sì, mi piace molto l’idea di portare a Sanremo un pezzo scritto interamente da me, rappresenta tutto il lavoro che sto facendo. Se si trova ricchezza nelle parole degli altri è giusto seguire quella strada, io oggi preferisco portare nella musica le mie fragilità e i miei valori. Voglio che mi rappresenti a pieno».

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Com’è nato il brano?
«In modo del tutto naturale, penso sia una canzone figlia di questi anni e della mia volontà di immergermi in un continuo flusso emotivo. È arrivato un momento in cui ho iniziato a sentire delle cose dentro di me che erano fiorite in maniera inaspettata».

Ossia?
«Nel momento in cui pensavo di aver raggiunto un equilibrio, ho iniziato a sentire nuove sensazioni. Così ho iniziato ad ascoltare storie di amici molto simili alla mia e quella canzone mi ha chiamato. Mi sono chiuso in casa e ho provato a realizzare tutto quello che mi si muoveva dentro».

Porti al pubblico di Sanremo un nuovo Diodato?
«Vorrei parlare a un pubblico che si è affezionato a me e a me su quel palco, raccontando chi sono ora. Volevo tornare con una foto veritiera di oggi».

Quanto è importante l’accompagnamento dell’orchestra?
«Molto perché tutte le emozioni che volevo esprimere era giusto che si manifestassero anche sotto il punto di vista musicale e così ho scritto una parte di archi che si è rivelata la luce che stavo cercando e che mi ha aiutato ad arrivare alla parte conclusiva»

Questa sera porterai una cover di Fabrizio De André, Amore che vieni, amore che vai.
«Per me è una canzone importantissima, segna l’inizio del mio grande amore per De André perché proprio quelle sue parole mi hanno avvicinato alla sua poetica e in quei versi ci ho trovato parte di me. A 25 anni dalla scomparsa mi sembrava anche un giusto modo per omaggiare il viaggio che abbiamo fatto insieme, nella mia testa».

Insieme a te ci sarà Jack Savoretti, cantautore di origini genovesi.
«Negli anni ci siamo sentiti diverse volte, siamo stati anche in studio insieme. Con lui ho sentito una vicinanza immediata».

IN GARA CON

Ti muovi

A MILANO

Domenica 6 ottobre alle 21.00

Teatro degli Arcimboldi

Viale dell’Innovazione, 20

Biglietti: da 35 euro

su ticketone.it

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