Il baricentro di Sanremo 2024, per la presenza di Geolier, si è inevitabilmente spostato verso il Sud Italia, ma anche i milanesi a Sanremo si sono distinti. In primis per la presenza di Ghali nella cinquina finale: il rapper – arrivato quarto con Casa mia – ha ricordato il suo quartiere Baggio sul palco e ha indubbiamente portato a casa un grande Festival, risultando uno degli artisti più apprezzati dal pubblico. Sesto posto poi per Mahmood con Tuta gold: il brano di Alessandro cita Milano e ha sollevato indignazione l’esclusione dell’ex vincitore di Sanremo dalla Top 5. C’è chi addirittura lo vedeva già trionfatore all’Eurovision.
Ghali, Mahmood, Dargen D’Amico, Rose Villain, La Sad: un bilancio dei cantanti milanesi a Sanremo
I restanti milanesi li troviamo poi dopo il ventesimo posto, occupato da Dargen D’Amico e dalla sua Onda alta. Ventitreesima Rose Villain con Click Boom! e ventisettesimo posto di La Sad con Autodistruttivo. Se la classifica si è persa tra le polemiche (sterili) del Nord contro Sud e viceversa, va sottolineato che il FantaSanremo ci ha regalato invece profonde gioie. A trionfare sono stati infatti proprio i ragazzi de La Sad con ben 486 punti. Le principesse punk sono state protagoniste di un testa a testa serrato con un altro milanese, Dargen D’Amico, che alla fine è riuscito a portare a casa 460 punti. Diciannovesimo Ghali con 305 punti e ventunesima Rose Villain con 299. Ultimo milanese in classifica – ha giocato poco, in effetti – è Mahmood con 259 punti: la sua posizione è la 25. In definitiva, i milanesi son stati protagonisti di un ottimo Festival: non tanto per le classifiche quanto per la capacità di essersi fatti riconoscere per stile e artisticità. E nel FantaSanremo hanno dominato dimostrando di saper giocare. «Il FantaSanremo è tricolore, mo’ andiamo a Berlino» dice La Sad a commento della vittoria al Fanta. Son soddisfazioni.
I LOOK MILANESI
Di Rudy Mostarda, Alfaparf Milano Professional
PROMOSSI
MAHMOOD
Il migliore. Non si smentisce mai, ha uno stile unico perché ha una eleganza che si muove sapientemente tra il mondo maschile e femminile. Può portare tutto e sa portare tutto. Ho apprezzato il look con le treccine, più militare, come quello con la monospalla e il capello curato. Top.
GHALI
Sorprendente, sia in stile che interpretazione. Mi ha sorpreso in questo Festival, ho ritrovato assoluta coerenza tra capelli, outfit ed accessori. Ho ritrovato in lui un gusto particolare ma perfettamente centrato per il personaggio.
ROSE VILLAIN
Elegante, fantastica. In particolare i capelli, con quella ricrescita studiata, hanno fatto boom. Per lei lo stile wet sui capelli funziona per nascondere quanto siano trattati, anche se non apprezzo l’effetto bagnato in generale. Con una piega perfetta si sarebbe notato il difetto, lei ha giocato d’astuzia e mi piace.
BOCCIATI
DARGEN D’AMICO
Poteva dare di più, la sua è stata un’immagine legata ai messaggi del brano in gara. Non si tradisce mai, rimane fedele a se stesso, questo gli fa onore. La riconoscibilità si è trovata negli occhiali, barba, capelli. Potevano trovare una maggiore cura in questi ultimi.
LA SAD
Hanno il loro stile, ma mancano, a mio avviso, di coordinamento. Rimane il fatto che rompono gli schemi e si fanno notare. Quelle pettinature hanno dato un’immagine forte di loro, ma potevano bastare, non avrei azzardato anche con i look.
