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04. 05. 2024 10:10

Milano lancia in orbita un telescopio: la missione Euclid, ecco di cosa si tratta

Una missione che ci avvicinerà all’Universo. Protagonista il gruppo di fisica dell’Università degli Studi Milano

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E ora Milano lancia in orbita un telescopio. Tutto vero, manca ormai pochissimo all’1 luglio, giorno in cui da Cape Canaveral, in Florida (Stati Uniti) partirà, a bordo di uno SpaceX Falcon 9, il telescopio della missione Euclid, una dei più ambiziosi e importanti programmi spaziali dell’Agenzia Spaziale Europea che vede tra i protagonisti anche il gruppo di fisica dell’Università degli Studi Milano. 

E Milano lancia in orbita un telescopio, il progetto Euclid

Il lancio è in programma alle ore 17.11 ora italiana. Presso l’Aula Magna del dipartimento di Informatica dell’Università Statale di Milano, sia in via Celoria 18, si potrà assistere al lancio, grazie ad un un evento speciale realizzato con inizio alle ore 16: «Euclid è una missione che punta a risolvere i grandi misteri che ancora affliggono la comprensione del nostro Universo su scala cosmologica, in particolare la natura delle sue componenti oscure.  – precisa a LaStalaleNews Luigi Guzzo, docente di Astronomia e Astrofisica al dipartimento di Fisica “Aldo Pontremoli” dell’Università Statale di Milano e tra i fondatori, nonché coordinatore scientifico, del progetto – quel che ci sfugge ancora è la comprensione della natura dei due ingredienti del nostro Universo: la materia e l’energia oscure. Nei prossimi sei anni, Euclid osserverà circa 1/3 del cielo, costruendo delle enormi mappe sia della distribuzione delle galassie (e quindi della materia a noi visibile), sia della materia della cui presenza ci accorgiamo solo attraverso i suoi effetti gravitazionali (e per questo oscura)». 

Milano lancia in orbita un telescopio, il progetto Euclid
Milano lancia in orbita un telescopio, il progetto Euclid

Quali risultati aspettarsi dal progetto Euclid e il ruolo del dipartimento di Fisica della Statale

Ma quali risultati aspettarsi dal progetto Euclid e, soprattutto, qual è il ruolo della Statale? «Il dipartimento di Fisica della Statale è tra i fondatori del progetto Euclid, sin dalla prima proposta presentata all’ESA nel lontano 2007, e in questi anni abbiamo ricoperto e ricopriamo responsabilità importanti nella missione, come il coordinamento scientifico globale e del centro italiano di analisi dati. Scientificamente, le nostre competenze e interessi si concentrano soprattutto sull’esperimento spettroscopico, ovvero la redshift survey di 35 milioni di galassie, le misure cosmologiche e di fisica delle particelle che verranno da questo estratte e la loro interpretazione teorica». 

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Una missione che ci avvicinerà all’Universo

Una missione di sei anni che ci “avvicinerà” all’Universo più profondo. Cosa possiamo attenderci? «Ci aspettiamo che Euclid raggiunga una precisione tale nella misura quantitativa della strutturazione da permettere di misurare la massa di queste importanti particelle, del cui studio Enrico Fermi fu uno dei padri. È affascinante pensare come l’osservazione dell’Universo sulle scale più grandi abbia un tale impatto sulla microfisica. Più in generale, Euclid produrrà un database di immagini, misure e informazioni relative a miliardi di galassie su un terzo del cielo visibile, lasciando un’eredità inestimabile per i ricercatori dei prossimi decenni».

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