Il Comune di Milano cerca di aiutare gli studenti fuorisede in cerca di un alloggio. È stata approvata la delibera che stanzia 12,5 milioni di euro proprio per la ristrutturazione e riadattamento degli alloggi popolari sfitti. Il progetto dello studentato diffuso a Milano – proposta già avanzata lo scorso settembre – diventa quindi realtà e troverà attuazione soprattutto nei quartieri con la più alta densità di alloggi popolari sfitti gestiti da Mm: Niguarda, Corvetto, Cimiano, Giambellino e Chiesa Rossa.
Il progetto dello studentato diffuso a Milano
Il progetto prevede 311 appartamenti, per un totale di 600 stanze, da destinare a studenti universitari a prezzi calmierati: da 250 fino ai 350 euro al mese, da stabilire in base alla propria soglia Isee. La cifra stanziata dal Comune è coperta con i fondi di Palazzo Marino, che però si auspica nei fondi che dovranno essere stanziati dal ministero dell’Università e della Ricerca (Mur). Entro la fine dell’anno, spiega Palazzo Marino, il dicastero dovrebbe annunciare quali sono le modalità di erogazione dei fondi.
Studentato diffuso a Milano, la ristrutturazione
Il Comune di Milano si è portato avanti e punta a iniziare la ristrutturazione degli alloggi entro la fine del 2024. «Si tratta di alloggi che sono stati abitati a lungo e a partire sin dagli Anni Settanta-Ottanta e ormai sono vuoti da diverso tempo – spiega l’assessore Maran -. Per questo hanno bisogno di una profonda rimessa a nuovo anche perché devono avere l’impiantistica a norma». Nelle prossime settimane il Comune di Milano coinvolgerà gli atenei cittadini per definire i criteri di assegnazione. Una delle possibilità potrebbe essere la creazione di una cooperativa universitaria che gestisca l’assegnazione degli alloggi.